CASTELFRANCO – Dopo due anni di stop, quest’anno il Palio di Castelfranco ci sarà. Lo comunica il presidente dell’Associazione Palio Sergio Gazzola, confermandone anche lo svolgimento nel periodo di sempre, le prime due settimane di settembre, e con le stessa formula.

«Il canovaccio sarà un po' lo stesso, anche se 20 anni di Palio avrebbero avuto diritto ad una programmazione un po' più ampia e speciale – recita una nota diffusa da Gazzola -. Si farà invece con le esigue risorse che finora siamo riusciti a mettere assieme, in particolare grazie al recupero e al versamento nelle casse dell’associazione, di quei contributi regionali congelati, risalenti ancora al 2013 e 2014, ma che ora garantiranno, almeno per quest'anno, la copertura essenziale per fare le manifestazioni di rievocazione storica. Contributi di cui però una parte sono già destinati a saldare pregressi debiti rimasti finora insoluti.

Si farà, grazie anche ai diversi incontri avvenuti con l'Amministrazione comunale e con le associazioni cittadine dei commercianti, con cui si è riusciti a trovare una miglior collaborazione e altri aiuti che nell'insieme, ci riescono a garantire quel minimo per partire. Se poi in queste prossime settimane troveremo una più ampia disponibilità in aiuti, in sostegno e nella raccolta pubblicitaria nel territorio, allora forse il programma potrebbe essere arricchito di momenti spettacolari più interessanti ed affascinanti».

Proprio nell'ottica di dare respiro e spazio alle iniziative del palio di settembre, l'associazione propone a tutti i cittadini, a tutti coloro che possono trovare interesse, un incontro pubblico per incontrarsi, per spiegare e raccontare il Palio in questi due decenni. L’appuntamento è per mercoledì 15 giugno, alle 21, nella sala Pacifico Guidolin della biblioteca comunale.

«Per raccogliere osservazioni, suggerimenti, disponibilità da chi vuol dare una mano, magari  quel contributo ad esserci, anche solo per sfilare, con lo scopo di rendere pienamente realizzabile questa scadenza che è la festa di tutti i castellani, di tutti coloro che abitano nel nostro territorio – prosegue Gazzola -  Perché il Palio è, e vuol continuare ad essere la festa dell'intera città e del suo territorio: una festa che si svolge dentro e addosso alle mura cittadine, simboli delle origini della nostra città».