Mogliano - «Un altro affronto per una comunità che tanto ha già pagato in termini di disagi. Le opere complementari mancano ma si procede comunque all’apertura dello snodo.

Qui non si smette di prenderci in giro e di giocare sulla nostra pelle.

Ora si comincia a rasentare l’assurdo, si è talmente abituati a non tener conto dei cittadini che si sta cercando addirittura di far passare l’apertura del casello di Preganziol come temporanea, nel caso il neonato ‘comitato tecnico’ valutasse rischi per la viabilità nelle strade comunali».

Lo ha detto Donata Dalla Valle (nella foto), Presidente dell’Associazione Sostine Mogliano e candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Mogliano Veneto, alla notizia della sottoscrizione di un protocollo presso la Provincia di Treviso tra i Sindaci di Casale sul Sile, Casier, Preganziol e Mogliano Veneto, il Commissario del Passante Silvano Vernizzi, la Veneto Strade e la Concessioni Autostradali Venete. 

Sottoscrizione che prevede l’apertura del casello di Preganziol unitamente all’istituzione di un Comitato tecnico che dovrebbe monitorare il traffico indotto nel nostro territorio dall’apertura di questo nodo.

«Siamo di fronte all’ennesima assurdità – ha aggiunto Dalla Valle - che il cittadino si dovrebbe bere silenziosamente.

Questa volta ci si viene a raccontare che c’è bisogno di aprire il casello per valutare se ci saranno disagi sulle strade comunali, come se con tutti i soldi investiti nel corso degli anni in studi su viabilità e flussi di traffico non si potesse già avanzare delle stime precise.

Ma no, c’è bisogno che un pool di tecnici parcheggiati a bordo strada – e di certo lautamente pagati – valutino una cosa già ovvia.

Come si può infatti credere davvero che centinaia di veicoli e mezzi pesanti al giorno in uscita o entrata a Preganziol non andranno ad incidere pesantemente sulla viabilità delle strade inadatte dei comuni limitrofi?.

Ma perchè non si ha invece il coraggio di ammettere che i cittadini continuano ad essere raggirati con false notizie da quando sono iniziati i lavori della “grande opera”?

L’inaugurazione del Passante di Mestre arriva con più di un anno di ritardo sulla tabella di marcia, delle opere di mitigazione ambientale promesse (il cosiddetto “passante verde”) non vi è traccia, le opere complementari necessarie per assorbire la mole di traffico che invaderà le strade comunali sono solo sulla carta, e ora questo triste, ennesimo, affronto alle comunità che hanno già subito innumerevoli disagi.

Senza contare il caos esistente ai margini del passante che, notizia di oggi, mette i cittadini residenti nelle condizioni di non essere facilmente raggiunti neppure in casi di assoluta emergenza» conclude Dalla Valle.