«Emozione... mondiale!»
Parla la neocampionessa iridata di karate, Sara Cardin. Sabato scorso a Brema l'atleta di Ponte di Piave ha conquistato il mondo
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PONTE DI PIAVE - Un sogno che si avvera quello di Sara Cardin, l'atleta trevigiana si è laureata a Brema campionessa del mondo di karate, unico titolo che ancora mancava alla sua prestigiosa bacheca. Un oro fortemente voluto dopo che nel 2010 le era sfuggito per un soffio nel 2010.
Per questo in Germania niente è stato lasciato al caso e Sara ha disputato una gara perfetta demolendo tutte le avversarie incontrate. 10-0 nel primo turno all'ucraina che poi vincerà la medaglia di bronzo, a seguire 6-0 alla greca e poi 1-0 alla macedone Simona Zaborska l'unica avversaria che è riuscita a metterla in difficoltà in un incontro molto equilibrato.
Nei quarti di finale si è sbarazzata per 2-0 della coreana e in semifinale ha liquidato con un secco 4-0 la tedesca padrona di casa e sostenuta dal numeroso pubblico dell' OVB Arena. La finale l'ha vista affrontare la francese Emilie Thouy e la Cardin si è portata facilmente in vantaggio fino al 3-0, poi come lei stessa ha ammesso ha iniziato a pensare troppo al titolo e la francese ne ha approfittato per rimontare, fortunatamente sul 3-2 Claudio Guazzaroni a bordo tatami l'ha riportata alla giusta concentrazione. Il titolo iridato è così andato a questa ragazza ventisettenne che nel 2014 ha vinto tutto, il campionato europeo, la karate Premier League ed adesso il campionato del mondo.
Sara a chi dedichi questa tua vittoria ?
«In primis al mio allenatore che da luglio è diventato anche mio marito Paolo Moretto, poi a tutto il gruppo che mi ha seguito, ai miei genitori e a mio nonno che anche questa volta erano presenti sulle tribune e hanno fatto un gran tifo per incitarmi, ed infine ringrazio di cuore il gruppo sportivo dell'Esercito che da pochi mesi mi ha arruolata dandomi la possibilità di trasformare questa mia passione in una professione».
In tre parole come descriveresti quello che hai provato al termine della finale ?
«Emozione, brividi e felicità ci risponde Sara con ancora la voce rotta dall'emozione».
A Brema la Cardin ha scritto una bella pagina di sport, un emozione sincera quella della trevigiana come sincera e grande è la passione per il karate, il suo sport che pratica fin da bambina e attraverso il quale ha coinvolto tutti nel suo sogno, dai compagni di palestra agli amici, ai familiari e al nonno che l'ha sempre seguita e sostenuta sia nei tanti momenti felici che in quelli più difficili.
Dopo questa ennesima vittoria è riuscita a coinvolgere anche i media nazionali evento più unico che raro nel karate, sport non olimpico, un servizio di due minuti al Tg1 delle 20 di domenica sera prima del calcio, passaggi sui siti web delle maggiori testate nazionali e locali, ed oggi un articolo a tutta pagina sul Corriere della Sera. Ecco forse questa è la vittoria più grande, ancor più importante dell’oro iridato.