VITTORIO VENETO – «Conegliano e Vittorio Veneto sono un unico ospedale a due gambe»: Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 7, questa mattina (lunedì) ha accompagnato il consigliere regionale Gianpiero Possamai (Lega Nord) in una visita all’ospedale di Vittorio Veneto. Una visita che partita dal pronto soccorso – dove il consigliere ha evidenziato una criticità – è proseguita nei reparti, per dialogare con medici, infermieri e pazienti.

«Ho riscontrato – ha spiegato Possamai al termine della visita incontrando i giornalisti – una struttura di alta qualità, con personale preparato professionalmente, ma anche dal punto di vista umano. La tempistica d’attesa al pronto soccorso stamane era più che ottima: solo due persone in sala d’attesa». Ed è proprio in questo reparto, al piano terra dell’ospedale, che Possamai ha riscontrato una criticità subito recepita da Benazzi: «L’area di sosta fuori dal pronto soccorso (l’accesso opposto a quello dove viene effettuato il triage dei pazienti nrd) è un’area sia di passaggio che di sosta (qui i pazienti attendono di riaccedere al pronto soccorso dopo aver eseguito ulteriori controlli medici ndr), segnata anche da colpi d’aria, uno spazio poco umanizzato – ha spiegato il direttore generale -. Il consigliere proponeva di risolvere questa situazione e a breve giro realizzeremo uno studio per rendere quest’area idonea».

Nei prossimi mesi – ha sottolineato Possamai - «l’ospedale di Vittorio Veneto vedrà ulteriormente potenziata la sua vocazione specialistica». Entrando nel dettaglio, si punterà sulla chirurgia ortopedica d’elezione, in particolar modo quella protesica, con l’obiettivo di richiamare anche quei cittadini veneti che ora vanno a curarsi nei vicini ospedali del Friuli Venezia Giulia. La “breast unit”, la chirurgia senologica, verrà potenziata con l’inserimento in organico di un chirurgo plastico con l’obiettivo di «portare prestigio a questa realtà di confine». Il reparto che oggi è il fiore all’occhiello dell’ospedale di Vittorio Veneto, e di tutta l’Ulss 7, è l’otorinolaringoiatria che è Centro di riferimento regionale ed ha un valore di produzione attivo di 3,7 milioni di euro l’anno con oltre un migliaio di interventi chirurgici all’anno, di cui oltre 300 per neoplasie alla laringe. Un reparto di otorinolaringoiatria con numeri che non trovano pari in tutto il Veneto. Confermati poi nelle recenti schede ospedaliere regionali i quattro posti di terapia intensiva H12 che in futuro verrà potenziata, passando da semi-intensiva a intensiva, con un ulteriore medico anestesista rianimatore. «L’ospedale di Vittorio Veneto ha un futuro e una vocazione specialista – la rassicurazione del consigliere Possamai – e posso rassicurare che il pronto soccorso non si toccherà mai (in passato c’erano state voci di una possibile chiusura nrd)». Rassicurazioni sono arrivate anche per il punto nascite.

Per l’ospedale di via Forlanini previsti anche investimenti strutturali: a breve sarà indetta la gara europea per l’intervento di consolidamento sismico da 5,5 milioni di euro, entro l’estate verrà sostituita la risonanza magnetica. Per il pronto soccorso previsto un intervento di ristrutturazione degli spazi.

I posti letto attualmente disponibili sono 227, con un incremento a breve di una quindicina di posti letto per il reparto di medicina generale dopo che a dicembre 2015 l’ospedale di Costa ha acquisito l’unità di lungodegenza che era presente al De Gironcoli. Nel 2015 all’ospedale di Vittorio Veneto ci sono stati 9.800 ricoveri (2.300 dei quali in regime di day hospital), le prestazioni di laboratorio sono state 226.535, quelle di pronto soccorso 23.788, quelle di radiologia 58.138 e quelle specialistiche ambulatoriali 230.442.   

(in foto da sinistra: Giuseppe Toffolon direttore sanitario Ulss 7, Francesco Benazzi, Gianpiero Possamai)