MONTEBELLUNA – Un lavoro a tutto tondo sull’uso dei social network, per capirne le potenzialità ma anche le insidie. Tanto che all’Einaudi Scarpa di Montebelluna, oltre ad aver avviato una pagina Facebook di stampo “aziendale” gestita dagli studenti, si è deciso anche di non vietare l’uso dei cellulari in classe, strumenti ormai fondamentali per veicolari i messaggi.

«Non sappiamo se siamo i primi, ma sappiamo che così dovrebbe essere in tutti gli istituti che si occupano di grafica e comunicazione – dichiara Massimo Toniato, docente dell'indirizzo di Grafica e Comunicazione dell'IIS "Einaudi Scarpa" di Montebelluna -. Il mondo del social network è ormai un pilastro portante della comunicazione per le aziende, perciò ci sentiamo in dovere di formare i nostri studenti anche in questo ambito. Forse loro saranno tra i primi ad entrare nel mondo del lavoro poco più che adolescenti con già delle competenze di social media marketing strutturate e consapevoli, non improvvisate o apprese da autodidatti.

Noi non vietiamo l'uso dei cellulari in classe. Questi sono gli strumenti principali su cui i contenuti multimediali viaggiano. Non ha senso insegnare ai ragazzi come produrre un contenuto e non anche come veicolarlo. Non abbiamo blocchi degli accessi ai social network. Per noi non sono svago, sono materia di sviluppo di competenze».

«Abbiamo avviato una pagina Facebook di stampo "aziendale" - prosegue - che ci serve da palestra per imparare ad utilizzare in modo adeguato le statistiche di visualizzazione, le campagne pubblicitarie, le "chiamate all'azione" e i meccanismi di coinvolgimento del pubblico Ma non solo, con questo mezzo insegniamo anche molto sulla privacy e sensibilizziamo i ragazzi su quale tipo di contenuti pubblicare nei loro profili personali per non doversene un giorno pentire.

La nostra fortuna è che docenti e studenti hanno una differenza di età di poco più di dieci anni, e questo consente una didattica consapevole e senza rischi. Parliamo il loro stesso linguaggio, utilizziamo gli stessi strumenti, ma a differenza loro li abbiamo visti nascere. Per la didattica sui social utilizziamo una rete internet dedicata, per prevenire e impedire gli abusi di un medium che, non saremo certo noi a negarlo, ha primariamente uno scopo ludico. E per nessun motivo accettiamo l'amicizia dei nostri studenti».

Questo il link della pagina:

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