CISON DI VALMARINO - I Testimoni di Geova, a seguito degli interventi pubblicati sul nostro quotidiano, prima l'appello di Tiziano che chiedeva di poter vedere i suoi figli, poi la replica e le precisazioni della sua ex moglie Deborah, chiariscono che non incoraggiano alcun scioglimento dei vincoli famigliari.

«Per rispetto verso le persone e i minori coinvolti nella dolorosa situazione familiare descritta - scrivono i Testimoni di Geova - non desideriamo entrare nel merito di quanto avrebbe affermato il Sig. Tiziano. Ciononostante troviamo necessario precisare che i Testimoni di Geova non solo non incoraggiano in alcun modo lo scioglimento dei vincoli familiari e che in nessun caso ostacolano i naturali rapporti affettivi esistenti fra genitori e figli a prescindere dall’orientamento religioso, ma piuttosto si impegnano nel promuovere pace e unità familiari nel rispetto e nell’amore che i rispettivi ruoli richiedono».

«Non possiamo nascondere - precisano - il nostro stupore davanti al tentativo di attribuire all’appartenenza religiosa problemi familiari di diversa natura cercando di strumentalizzare i mezzi di stampa per fini personali. Il Sig. Tiziano afferma di aver attivato varie autorità per il riconoscimento dei propri diritti e riteniamo che, qualora siano fondati, verranno chiariti dalle competenti autorità statali. In ogni caso ci auguriamo per il bene dei minori e per la serenità degli adulti che eventuali problemi familiari possano essere superati con la buona volontà di ciascuna delle parti implicate».