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28 marzo 2024

Treviso

“Il futuro è servizi pubblici”, lavoratori trevigiani a Roma per rivendicare risorse e occupazione

L'8 giugno manifestazione nazionale dei lavoratori del pubblico impiego

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“Il futuro è servizi pubblici”, lavoratori trevigiani a Roma per rivendicare risorse e occupazione

TREVISO - I lavoratori trevigiani del settore pubblico in partenza per Roma per la manifestazione nazionale dell’8 giugno, indetta da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per rivendicare risorse e occupazione per i 16 mila lavoratori e lavoratrici delle funzioni centrali, locali e della sanità pubblica, ai quali si uniranno in corteo anche i dipendenti della sanità privata e del terzo settore.

#futuroèpubblico è lo slogan scelto per la mobilitazione. Molte le rivendicazioni: lo sblocco immediato del turn-over, un piano straordinario di assunzioni e la stabilizzazione di precari, il rinnovo di tutti i contratti pubblici e privati, il cancellamento delle disparità nel sistema previdenziale sia nel settore pubblico riguardo al trattamento di fine rapporto, sia su Quota 100 e sui lavori gravosi, la garanzia di una contrattazione sui processi di riorganizzazione e sulle questioni del personale per dare più valore alla contrattazione decentrata e tutelare la dignità dei lavoratori, maggiori investimenti nei servizi pubblici per contrastare i processi di esternalizzazione dei servizi che determinano dumping contrattuale e mancata universalità dei diritti per i cittadini.

“Scendiamo in piazza - spiegano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa - perché lavoratori, cittadini e imprese hanno bisogno di una pubblica amministrazione efficace, di politiche che guardino alla dignità e al benessere di tutti, perché i servizi pubblici garantiscano realmente equità nel Paese. Manca personale, anche per effetto della cosiddetta Quota 100, manca la valorizzazione delle professioni, mancano investimenti in servizi e qualità del lavoro. Alcuni contratti non vengono rinnovati da più di 12 anni e parliamo di persone che si occupano della nostra salute, della nostra assistenza e di quelli dei nostri cari e delle persone più fragili. Siamo tutti cittadini e tutti lavoratori, la battaglia dei dipendenti pubblici è una lotta generale che riguarda l’idea di solidarietà e la garanzia dei diritti sociali per tutti. Le pubbliche amministrazioni sono al collasso per la carenza strutturale di personale, e questo significa non solo carichi di lavoro insostenibili, ma anche una penalizzazione per la qualità e la quantità dei servizi che si è in grado di offrire ai cittadini. Non c’è futuro senza lavoro, non c’è uguaglianza senza servizi pubblici”.

 


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