CASTELFRANCO – Ad Antiruggine in borgo Treviso l’esposizione fotografia ‘Delle Civiltà al Limite”, in programma dal 2 ottobre al 12 novembre.

Due le aree affrontate: il reportage sul campo di Emanuele Confortin, che dal 2015 racconta attraverso articoli e fotografie il purgatorio dei migranti, dal confine siriano ai Balcani; il lavoro documentaristico di Massimo Branca e Igor Marchesan con le ‘tribù’ della Gara de Nord a Bucarest.

Con oltre 100 scatti, l’esposizione riassume il lavoro svolto dagli autori a contatto con popolazioni e civiltà costrette al limite. Marginalizzate da filo spinato e barriere erette come muri ai confini, o dall’oblio imposto dalla vita in una metropoli europea. Confini e contesto urbano, dunque, sono il teatro in cui va in scena il fallimento dell’integrazione, dove un’esistenza forzata, ai margini, mette gli individui di fronte all’impossibilità di scegliere. In questo fallimento il radicalismo e la tossicodipendenza ne traducono gli estremi.

Il lavoro degli autori intende illuminare le ombre tracciate da queste barriere. È un’indagine senza compromessi ai margini dell’integrazione, nel profondo di umanità sospese, spinte di giorno in giorno ai limiti della civiltà. Da questo la dicotomia del titolo: Delle Civiltà al Limite, ma al tempo stesso Al Limite delle Civiltà.   

L’inaugurazione dell’esposizione avverrà domenica 2 ottobre alle 18, con la partecipazione dell’attore e scrittore Giuseppe Cederna, con i suoi racconti e le sue storie, quindi Mario Brunello al violoncello con la prima esecuzione assoluta di "Hidden Identities" di Ezio Bosso dedicata ai bambini di Bucarest.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con Porte Aperte APS di Castelfranco Veneto

orari mostra:

• apertura nelle serate antiruggine;
• il sabato e la domenica dalle 16 alle 19, fino al 12 novembre;
• per le scuole in orario scolastico, su appuntamento (info@indika.it).