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29 marzo 2024

Treviso

“Giù le mani dal Palazzo della Prefettura"

Il capogruppo della Lega Conte contro la vendita del palazzo "simbolo del Comune" e propone: "Lasciamo decidere ai trevigiani"

| Isabella Loschi |

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“Giù le mani dal Palazzo della Prefettura

TREVISO - “Giù le mani dal Palazzo della Prefettura. L’idea di cedere un monumento storico, simbolo dell'identità trevigiana, è profondamente sbagliata”. Mario Conte, capogruppo della Lega in consiglio comunale, si schiera contro la decisione di Cà Sugana di cedere il palazzo di piazza dei Signori, attuale sede della Prefettura, al Demanio. Operazione presentata due consigli comunali fa e passata con la maggioranza dei voti. “Se davvero Manildo vuole vendere il palazzo della Signoria, metta questa proposta nel programma elettorale del 2018 e faccia decidere i trevigiani.

Per noi della Lega è e resta un simbolo del Comune che deve restare pubblico - ribadisce l’esponente del Carroccio cittadino - Manildo è il sindaco che per coprire i buchi di bilancio, frutto delle sue politiche poco efficaci e dei tagli decisi dal governo sarebbe disposto a cedere tutto il patrimonio storico della città. Ma se davvero è questa la sua intenzione, invece di andare avanti con la cessione adesso, blocchi tutto e inserisca questa sua proposta nel programma elettorale del 2018. Lasciamo che a decidere su Treviso siano i trevigiani”.

“Noi della Lega diciamo subito che questa vendita non si deve fare - continua Conte - Cedere il palazzo della Signoria sarebbe uno sfregio alla storia del Comune perché l’edificio è un pezzo della storia secolare della nostra città e appartiene all’intera collettività. Non siamo intenzionati a lasciare campo libero alla svendita dei beni storici perché Manildo e il suo assessore al bilancio non sanno fare i conti. E sarebbe ora che anche il primo cittadino alzasse la voce contro il centralismo romano che fa pagare ai Comuni i vincoli di bilancio europei, togliendo oramai tutte le risorse che servono a erogare servizi per la qualità della vita, per la sicurezza, per l’ambiente e per lo sviluppo economico”.

 



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Isabella Loschi

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