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29 marzo 2024

Treviso

“Le grandi mostre di Goldin via da Treviso? E' Lo scivolone dell’amministrazione Conte”

Dura la posizione del sindacato Cgil del commercio e turismo: "A Treviso serve coraggio e programmazione”

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Alberto irone

TREVISO - “Aver regalato a Padova Marco Goldin è un errore e una grande occasione mancata per Treviso e uno scivolone per l’amministrazione Conte”. Dure le parole di Alberto Irone, segretario generale della Filcams Cgil trevigiana, il sindacato del commercio e turismo, che ritorna sul dibattito dei giorni scorsi sui grandi eventi e sulle decisioni della giunta di non aver proseguito con il ciclo delle mostre di Goldin, poi finito a Padova.

“La posta in gioco è alta, il volano economico generato dai grandi eventi porta economie di scala, reti di impresa e soprattutto posti di lavoro. Imprescindibile farne a meno”, entra tagliente sulla polemica Irone. “A un anno e mezzo dall’insediamento dell’amministrazione Conte non si è prodotto nessun risultato sulla gestione e programmazione dei grandi eventi – afferma il segretario generale – e quelli già esistenti non trovano nuove energie, quelli promessi latitano nella realizzazione, quelli messi in piedi non ingranano a sufficienza per rappresentare per il capoluogo e il territorio un vero impulso di rilancio all’altezza di una città che chiede iniziative di respiro nazionale e internazionale. E così il commercio soffre, le attività del centro storico chiudono e il sistema turismo resta sempre il figlio di un Dio minore. Un vero peccato se pensiamo alle grandi possibilità che in questo momento si aprono e che sono in gioco, dalla permanenza e implementazione sostenibile dell’aeroporto alla vicinanza alle colline del prosecco, dallo scorso anno patrimonio Unesco”.

Il sindacato, infine, sottolinea una marcata preoccupazione anche tra imprenditori e lavoratori: “Le rappresentanze delle categorie economiche avanzano le proprie preoccupazioni, alle quali anche il sindacato non è indifferente – sottolinea Alberto Irone –, proprio perché tali opportunità vanno sfruttate al meglio, con progettualità e visione, perché portino crescita, occupazione, integrazione e lavoro di qualità per i trevigiani. Diventa un’emergenza ritrovare lucidità amministrativa e abbandonare le polemiche – conclude Irone – e mettersi a lavorare seriamente, anche con i comuni contermini e le parti sociali per la crescita di un settore che chiede la realizzazione di eventi di grande richiamo”.

 


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