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24 aprile 2024

Montebelluna

“Stop alla monocoltura del prosecco”. Già raccolte 5mila firme

A promuovere l’iniziativa è il Coordinamento ColtiviAmoFuturo – Grappa Asolo Montello Piave

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“Stop alla monocoltura del prosecco”. Già raccolte 5mila firme

MONTEBELLUNA – Una petizione per fermare il dilagare della monocoltura del prosecco ed incentivare l’agricoltura biologica e sostenibile. A promuovere l’iniziativa è il Coordinamento ColtiviAmoFuturo – Grappa Asolo Montello Piave. Ad oggi sono già state raccolte più di cinquemila firme.

 

“L’area della destra Piave, raccolta tra la Pedemontana del Grappa, l’Asolano, Montello e Piave, sta subendo da qualche anno un’indiscriminata invasione di nuovi impianti a vigneto, coltivati con massiccio impiego di pesticidi – viene spiegato da ColtiviAmofuturo -. I dati della contaminazione da pesticidi dei fiumi trevigiani e delle falde di acqua potabile sono già oggi allarmanti e la responsabilità degli usi dei pesticidi in agricoltura sono indiscutibili. La maggior parte delle amministrazioni comunali ha approvato regolamenti che non garantiscono la tutela della salute delle persone esposte, specialmente dei bambini, e senza la previsione di veri controlli e sanzioni efficaci. Il Coordinamento Coltiviamo Futuro, è formato da associazioni di cittadini dell'area Gamp, che non intendono sottostare alle logiche affaristiche delle multinazionali e per sostenere i sindaci che coraggiosamente stanno cercando di arginare e regolamentare il problema”.

 

Che cosa si chiede ai comuni destinatari della petizione? Di limitare la superficie comunale coltivabile a monocoltura, utilizzando gli strumenti urbanistici a loro disposizione, così come avviene per le aree edificabili. Aprire un tavolo di discussione sul Regolamento di utilizzo dei fitofarmaci, proposto ai comuni dal Consorzio della Docg Asolo. Accertare che gli uffici tecnici comunali verifichino il pieno rispetto delle zone sottoposte a vincoli ambientali e stabilire una moratoria nelle autorizzazioni di nuovi impianti, con deroghe concesse possibili solo per piccole quote, ottenendo dai consorzivitivinicoli la compartecipazione ai costi per i controlli e ai costi di un piano di monitoraggio generale sull'utilizzo dei fitosanitari.

 



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