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20 aprile 2024

Montebelluna

“Una nuova colata di cemento incombe su Volpago”

Lo afferma Sebastian Grosso della lista d’opposizione “Civica per Volpago” dopo l’ok con solo 6 voti di una maxi-lottizzazione.

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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“Una nuova colata di cemento incombe su Volpago”

VOLPAGO DEL MONTELLOSebastian Grosso cita Adriano Celentano che nel 1966 cantando “Il ragazzo della via Gluck”, affermava: “Là dove c’era l’erba ora c’è una città… Perché continuano a costruire le case e non lasciano l’erba? Se andiamo avanti così chissà come finirà…”. Una riferimento musicale scelto per segnalare i timori del suo gruppo, per l’approvazione della variante al Piano degli Interventi che prevede: “La conversione da zona agricola a terreno edificabile di circa 40.000 metri quadri (26000 metri cubi), tra vicolo Schiavonesca e via Carizzade. Qui potrebbero sorgere una settantina di nuove abitazioni per circa 180 nuovi residenti”.

Ma quali sono le ragioni delle perplessità di Grosso: “Si aggiunge cemento a cemento, andando contro i principi delle norme regionali, del buon senso e delle belle dichiarazioni su “zero consumo di suolo”, facendo clamorosamente il contrario. A chi servono 70 nuove case, quando la crescita demografica di Volpago è praticamente piatta? Eravamo 10186 nel 2014, siamo 10199 oggi. E se contassimo gli edifici disabitati? Non sarebbe meglio ristrutturare prima quelli? La zona è storicamente soggetta a problemi idrogeologici (allagamenti) che un progetto del genere potrà solo peggiorare. Questo nuovo futuro “quartiere” andrebbe semplicemente affiancato alle decine di abitazioni esistenti, senza una reale integrazione urbanistica e sociale”.

Il capogruppo d’opposizione spiega poi che: “La viabilità, sarà fonte di disagi (a 180 residenti corrispondono almeno altrettanti veicoli) con di problemi di immissione e uscita sulla SP 248 Schiavonesca, già sovraccarica di incroci. Non può certo bastare l’accordo per allargare l’incrocio tra via e vicolo Schiavonesca e la promessa di verde pubblico, peraltro previsto dalla legge, a giustificare un intervento di queste dimensioni”. Grosso prosegue poi contestando che quanto il sindaco Paolo Guizzo sedeva ai banchi dell’opposizione votò contro la lottizzazione e: “Nel suo intervento espresse forti dubbi sull’operazione, evidenziando le questioni sulla viabilità, agli aspetti economici dell’accordo che definì non chiaro”.

Grosso ha espresso perplessità sulla società costruttrice e sull’intesa che assegna al comune esigui oneri di urbanizzazione. Al consiglio dove si è avvallato la scelta i favorevoli sono stati solo 6: Paolo Guizzo, Renato Povelato, Manuela Bertuola, Manolo Baù, Fabrizio Cappellari e Roberto Martignago; gli astenuti sono stati 5 (Alessia Rigatti, Daniele Venturin, Sergio Volpato, Lucio Modini e Carla Calcagnotto); 2 i contrari (Sebastian Grosso e Anna Pastro), non ha partecipato al voto Monica Pedron e 3 erano assenti (Eddy Martimbianco, Enrico Zanatta Laura Sartor).

 



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