11 sindaci uniti. Per difendere l'ufficio entrate
Da Vittorio Veneto a Roma, una lettera di protesta
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VITTORIO VENETO - L'agenzia delle entrate non deve chiudere. A sostenerlo 11 sindaci che, insieme, hanno scritto e firmato una lettera, inviata al Ministero dell'Economia e delle Finanze, al direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera, e ai direttori regionale e provinciale dell'Agenzia. Si sono riuniti ieri, martedì, nella sala Consiliare di Vittorio Veneto i primi cittadini dei Comuni del mandamento vittoriese. Oltre al sindaco di Vittorio Veneto, erano presenti il sindaco di Cappella Maggiore, di Cison di Valmarino, di Colle Umberto, di Cordignano, di Follina, Fregona, Miane, Revine Lago, Sarmede, e Tarzo. A farsi portavoce della protesta, anche l'assessore provinciale alle attività produttive Michele Noal, oltre ad Ascom, Cna, Confartigianato e Coldiretti.
"Questa chiusura, ed altre previste nel Veneto, - si legge nella missiva - non tengono assolutamente in debito conto quanto questa Regione contribuisce con il relativo gettito tributario alle esigenze complessive dell’intero paese". A detta dei firmatari, l'ufficio vittoriese ha una rilevanza strategica per il servizio che offre a oltre 70mila utenti. "Risulta pertanto incomprensibile - continuano i primi cittadini - la motivazione con la quale il direttore generale dispone la chiusura degli uffici territoriali quale provvedimento volto a razionalizzare l’impiego del personale in funzione dell’effettiva richiesta di servizi da parte dell’utenza. Nel caso di Vittorio Veneto questo non concretizza un’economia bensì un aumento consistente dei costi a carico dei contribuenti, senza contare che viene accentuata una inaccettabile quanto deleteria marginalizzazione di un territorio vasto come la Pedemontana depauperata di servizi esistenti, consolidati, funzionali e apprezzati".
Insomma, nessun taglio alle spese, ma un aumento: questo vedono i primi cittadini nella soppressione dell'Ufficio Entrate. La questione sembra dunque essere ancora aperta. Ma la decisione finale non è nelle mani della sinistra piave.