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28 marzo 2024

Politica

In 30.000 a Macerata contro la violenza e il razzismo

I cori di quattro imbecilli rovinano la manifestazione

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In 30.000 a Macerata contro la violenza e il razzismo

Macerata in strada per il corteo antifascista, che ha sfilato pacificamente per le strade della città. La manifestazione, sottolinea il Viminale esprimendo "soddisfazione" per la riuscita dell'evento, "ha avuto luogo in un clima pacifico e di assoluta serenità".

Scuole chiuse, stop del trasporto pubblico urbano dalle 13.30 e un'ordinanza della polizia per la regolamentazione temporanea della viabilità: così la cittadina marchigiana si era preparata alla manifestazione di oggi, partita dai Giardini Diaz dove la povera Pamela aveva acquistato una dose di eroina, in direzione Sferisterio.

Il corteo ha attraversato nel corso del pomeriggio viale Puccinotti, viale Trieste, piazza Nazario Sauro, via Diomede Pantaleoni, viale Leopardi, piazza Garibaldi, Rampa Giardini Diaz fino poi ai Giardini Diaz.

In migliaia da movimenti e centri sociali di tutta Italia si sono radunati ai giardini Diaz. In piazza anche il fondatore di Emergency, Gino Strada, manifestanti della Fiom e dell’Usb, bandiere di Potere al Popolo e fazzoletti dell'Anpi. Ad aprire il corteo lo striscione "Movimenti contro ogni fascismo e razzismo". Partecipano alla manifestazione anche gli esponenti di Liberi e Uguali, Pippo Civati e Nicola Fratoianni.

"Soddisfazione" è stata espressa dal Viminale al termine di una giornata "impegnativa" nel corso della quale si sono svolte 150 manifestazioni sull’intero territorio nazionale, con l’impiego di circa 4000 unità delle Forze di Polizia, in un quadro di "sostanziale tranquillità per l’ordine pubblico", ad eccezione delle "inaccettabili violenze" di Piacenza.

Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha seguito la giornata dal Viminale in continuo contatto con il capo della Polizia e lo ha ringraziato per il lavoro svolto da tutte le donne e gli uomini delle Forze di Polizia.

La manifestazione è stata rovinata dai cori di quattro imbecilli non ancora identificati che ineggiavano alle Foibe.

CORI SULLE FOIBE - "I cori che si sono sentiti inneggiare alle foibe sono scandalosi, calpestano morti innocenti e tradiscono gli ideali della Resistenza". Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che oggi ha parecipato alle celebrazioni del Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza, commentando quanto avvenuto a Macerata, dove sono stati intonati inni in favore delle foibe.

Per Serracchiani "è agghiacciante che, proprio nel Giorno del Ricordo, qualcuno abbia il coraggio di esibire approvazione per un massacro. L'antifascismo su cui si fonda la nostra Repubblica è democrazia e tolleranza, non violenza cieca e furore ideologico". "Da presidente di una Regione che ha sofferto in carne e sangue la tragedia delle foibe e dell'esodo - ha sottolineato Serracchiani - condanno fermamente queste manifestazioni incompatibili con i principi della Costituzione".

"Inneggiare alle Foibe per manifestare il proprio antifascismo vuol dire calpestare la memoria della Resistenza. È inaccettabile e schifoso". Lo scrive in post il deputato dem Emanuele Fiano.
 

 



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