PIEVE DI SOLIGO - “Non trovo grande differenza in un privato che accoglie 4 o 80 migranti, prenderà sempre e comunque 35 euro al giorno per ognuno di essi. Non è accoglienza cristiana, è pura convenienza economica”.

A Pieve di Soligo sono ospitate da un privato quattro ragazze nigeriane. La notizia è uscita nei giorni scorsi e le polemiche non hanno tardato ad arrivare. L’assessore alla sicurezza di Pieve di Soligo, Roberto Menegon, aveva fatto riferimento al caso di Barbisano, frazione pievigina dove da mesi sono ospitate quattro ragazze africane. Menegon aveva fatto notare come l’accoglienza diffusa era una soluzione e che nessuno si era accorto della presenza delle ragazze. Ma per l’assessore regionale Alberto Villanova anche ospitare 4 ragazze è “convenienza economica” e tenerlo nascosto è un fatto gravissimo.

Il sindaco Stefano Soldan infatti non aveva avvisato i cittadini della presenza delle nigeriane poiché l’accordo di accoglienza era stato stretto tra Prefettura, Caritas e privato. Per Villanova, che ricorda come in campagna elettorale Soldan avesse promesso “niente profughi a Pieve”, anche quattro ragazze sono un problema.

"Guardando dati dell'andamento delle nascite in Veneto dal 2003 al 2015 -  commenta Villanova - mentre per gli Italiani la variazione è di -26,4%, per gli stranieri il dato è +58,1%. Sono numeri che si commentano da soli e che necessitano di una grande riflessione: invece di promuovere l'accoglienza per gli stranieri, finanziata con le tasse dei contribuenti, non sarebbe più saggio destinare i 35 € al giorno alle famiglie, magari quelle meno abbienti, con neonati in modo da promuovere le nascite di italiani? Lo stato deve ragionare come una madre, prima deve pensare ai propri figli”.

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