Vittorio Veneto - Una settimana senza l’erogazione del gas ad uso domestico. Un disguido importante di cui è rimasta vittima una signora residente nei condomini di via Leonardo da Vinci assieme alla figlia che necessita di attenzioni particolari.

Tutto comincia un venerdì mattina quando dal tubo del gas della casa esce uno strano odore di gas e si pensa subito ad una fuga. La signora allerta i tecnici che in tempi rapidissimi eliminano la perdita e mettono i sigilli all ‘impianto lasciando poi l’intervento al collega che avrebbe dovuto risistemare il tutto. A seguito dell’intervento del tecnico dell’Ater e del tecnico della caldaia il servizio del gas sarebbe stato ripristinato grazie all’ente erogatore. Il tutto in “poco tempo” come ha confermato la signora.

Invece nulla. Qui inizia l’odissea di andare dal vicino a farsi scaldare il cibo a diverse ore della giornata, lavarsi con l’acqua scaldata anche con un fornello da campeggio, l’attesa che ti porta a recarti all’ufficio di Sacile per avere delucidazioni mentre una volta l’ufficio era in galleria IV Novembre proprio a cento metri dalla casa della protagonista di questa vicenda. Il numero telefonico di rete urbana non risponde mai. "Non ha mai risposto nessuno. Solo al numero verde una voce mi ha detto – continua la signora- che i terminali in quel periodo erano intasati e non si poteva fare nulla per aiutarmi. Avrebbero mandato una mail all’ufficio di zona più vicino”.

Tutto questo ritardo ha portato la signora a recarsi persino dai carabinieri per fare presente la questione. “Disperata”, come dice lei, la donna si è recata nuovamente all’ufficio sacilese minacciando di non muoversi dalla sedia dove era fintantoché qualcuno non le avesse rimesso a regime il servizio ad uso domestico. Dopo questa vibrante protesta, nel giro di qualche ora, l’erogazione del gas nell’appartamento di via Da Vinci è stata ripristinata.

"Sono delusa –spiega la signora- che un normale cittadino con problemi logistici e familiari debba soffrire queste ingiustizie per delle lentezze burocratiche che non giustifico. Spero non succeda più a persone che,come me,hanno dei cari che necessitano di cure quotidiane e assistenza. Spero davvero non accada a nessuno quello che è successo a me. Come è possibile che un numero telefonico di pubblico servizio non risponda mai in nessun momento della giornata?".

Lucio Dal Molin