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29 marzo 2024

Treviso

Accoglienza profughi, Treviso: "Obiettivo 235 richiedenti asilo in città"

Cà Sugana punta a ridurre la quota dei profughi entro un anno

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Accoglienza profughi, Treviso:

TREVISO - Ridurre drasticamente il numero dei richiedenti asilo in città e quindi dei centri di accoglienza. E’ questo l’obiettivo dichiarato dell’amministrazione comunale che intende far rispettare il piano di ridistribuzione dei migranti sul territorio, ribadito anche dal ministro dell’Interno Marco Minniti in occasione della sua visita a Treviso, di 2,5 migranti per comune, ogni mille abitanti.

“Treviso, secondo le direttive stabilite dal ministero, deve arrivare alla quota stabilita di 235 richiedenti asilo”, ha sottolineato l’assessore all’immigrazione Anna Caterina Cabino. Per arrivare a questo numero è necessario passare dai Cas, i centri di accoglienza straordinaria, formula con cui sono ospitati la maggior parte dei profughi, alla rete Sprar, il sistema di accoglienza che fa capo ai Comuni che privilegia le piccole strutture e sistemazioni in appartamenti. “Con questo sistema il capoluogo oggi ospita 44 richiedenti asilo - spiega l’assessore Cabino - e andremo avanti fino a quota 235, ovvero quanti ne deve accogliere Treviso secondo l’accordo siglato tra Anci e Viminale”. Seguendo questo piano dunque, i 570 richiedenti asilo oggi presenti nel territorio comunale (in città oggi sono accolti circa 800 profughi) dovranno essere indirizzati dalla Prefettura negli altri comuni.

Ieri pomeriggio l’assessore Cabino ha incontrato i gestori delle cooperative gestiscono i centri di accoglienza per spigare la conversione dei posti in Sprar. “Queste cooperative hanno un contratto con la Prefettura con scadenza tra un anno -chiarisce l’assessore - Si tratta di fare un ragionamento comune sulla conversione: quei posti devono essere convertiti in Sprar facendo anche operazioni nei comuni che ospitano”.

 


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