Accoltellamento tra profughi alla caserma Serena, infiamma la polemica
Conte:"Quella caserma va svuotata e chi non rispettale regole va cacciato"
| Isabella Loschi |
TREVISO - L’accoltellamento tra richiedenti asilo per motivi di droga all’interno della Caserma Serena accende le polemiche.
Il candidato sindaco del centrodestra Mario Conte attacca la gestione del centro di accoglienza: “Quando dicevamo che l'ex Caserma Serena era una bomba a orologeria, ci sentivamo dare dei beceri razzisti, e ci sventolavano dati della Corte dei Conti sulla buona gestione economica della Serena. Ora vediamo profughi che si accoltellano per questioni di droga, l'ennesimo caso di criminalità tra richiedenti asilo legata agli stupefacenti. Così non va bene - tuona Conte - Quella caserma va svuotata e va cacciato chi spaccia o delinque”.
Il candidato annuncia che da sindaco proporrà al Prefetto “un patto sociale: chi chiederà la residenza in città, dovrà rispettare le leggi, altrimenti perderà ogni beneficio. Inoltre daremo controlli a tappeto sulle presenze in città e nei quartieri”.
La replica del sindaco Giovanni Manildo che conferma i controlli altissimi e la riduzione del numero di richiedenti asilo all’interno della struttura: “Con prefettura e Questura abbiamo ribadito la linea forte sulla gestione della situazione e definito uno standard di controlli molto altissimo, e li ringrazio. Abbiamo insistito perché i numeri calassero e l’abbiamo ottenuto, oggi dentro ci sono meno di 400 persone e il prossimo bando per l’assegnazione della gestione il numero massimo fissato sarà di 399 persone contro le 450 persone degli ultimi bandi".
“Nessuno vorrebbe realtà simili da dover gestire - conclude il sindaco Manildo - e anche Treviso avrebbe fatto a meno. Ma la differenza sta nel saperle gestire con trasparenza e fermezza nel rispetto della legalità".