Accusata di frode in commercio, assolta
La legale rappresentante di una nota birreria in comune di Ponte di Piave si era opposta al decreto penale di condanna. Il giudice le ha dato ragione
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PONTE DI PIAVE - Accusata di vendere una birra per un’altra, è stata assolta perché il fatto non sussiste.
L’episodio è accaduto in una birreria all’epoca a Busco di Ponte di Piave.
Durante un controllo nel 2014, le Fiamme Gialle avevano verificato che, al posto della birra artigianale, erano attaccati alla spina fusti di un'altra marca.
Nei confronti della legale rappresentante era stato emesso un decreto penale di condanna con l’accusa di frode in commercio. La donna si oppose.
Nei giorni scorsi, come riporta la stampa, si è concluso il processo. La donna è stata assolta perché era emerso che nel locale era stata data ampia pubblicità al cambio di etichetta.