VITTORIO VENETO - Piuttosto che far sentire ai ragazzi le ragioni del sì e de no, hanno annullato l’incontro sul referendum. La scuola di formazione civica Francesco Franceschini, organizzatrice dell’evento che avrebbe dovuto svolgersi il prossimo 17 novembre, ha deciso di disdire il tutto, dopo le polemiche emerse.

Il comitato per No e Anpi Vittorio Veneto avevano fatto notare come l’incontro a cui avrebbero dovuto partecipare gli studenti delle classi quinte fosse "propaganda" in quando l’unico relatore, il prof. Sandro De Nardi, avesse sempre fatto emergere gli aspetti positivi della riforma, e avevano per questo proposto di affiancare a De Nardi un relatore che portasse le ragioni del no, proponendo per questo ruolo il dott. Massimo Michelozzi e rendendosi disponibili a coprire parte delle spese.

Niente: la proposta non è stata presa in considerazione e la scuola Franceschini ha preferito cancellare l’incontro.

“L’intenzione dell’organizzazione - riferisce l'avvocato Marco Caliandro, per il Comitato della scuola  - era di organizzare una lezione sulla Costituzione, non di creare un dibattito politico di confronto tra le posizioni del SI o del NO. Le proposte dell’ANPI di avere un relatore per un confronto sulle posizioni del SI o del NO partivano dall’assunto che il prof. De Nardi sia schierato per il SI, per noi inaccettabile”.

Perché titolare un evento “Referendum sì o no?” se l’intenzione era quella di parlare della Costituzione? E, soprattutto, perché annullare una lezione sulla Costituzione se le osservazioni mosse da Comitato per il No e Anpi non avessero avuto alcun fondamento?

"L’incontro  - specifica l'avvocato Caliandro - è stato sospeso per questioni di opportunità, al fine di evitare contestazioni ulteriori e spiacevoli uscite sulla stampa".

Della serie: meglio che tutto taccia piuttosto che centinaia di studenti ascoltino (anche) le ragioni del No.