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28 marzo 2024

Castelfranco

Acqua torbida, una ventina di persone in pronto soccorso: scatta l'ordinanza, "non usate l'acqua potabile"

Il sindaco di Castello di Godego su indicazione di ATS dopo che una ventina di persone sono finite al pronto soccorso per la torbidità dell’acqua

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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Acqua torbida, una ventina di persone in pronto soccorso: scatta l'ordinanza,

CASTELLO DI GODEGO – Il primo cittadino, Diego Parisotto allertato da Alto Trevigiano Servizi ha vietato l’utilizzo dell’acqua potabile in parte del paese: “Visto che ATS comunicava la non potabilità dell’acqua erogata in via Masaccio dal civ.14 al civ.37, intera via Corazzin e via Roi – si legge nell’ordinanza -; Atteso che la suddetta nota costringe a porre il divieto all’uso dell’acqua potabile a scopo alimentare viste le attribuzioni del Sindaco quale autorità sanitaria locale; Ordina il divieto all’uso di acqua potabile in via Masaccio dal civ.14 al civ.37, intera via Corazzin e via Roi a Castello di Godego, sino a nuovo ordine, per scopo alimentare»

Ad ora, non è stata ancora revocata l’ordinanza pertanto i divieto resta in vigore. Tutto è scaturito dopo che ATS ha ricevuto alcune segnalazioni da parte dell’utenza della fuoriuscita di acqua torbida dai rubinetti e conseguentemente alcune persone hanno dovuto anche ricorrere alle cure mediche in pronto soccorso. “Nei giorni scorsi – ha spiegato l'amministratore delegato di AltoTrevigianoServizi, Pierpaolo Florian – Ats si era recata sul posto dopo segnalazioni relative ad un intorbidimento dell'acqua. Erano state fatte delle verifiche ma la situazione sembrava essere tornata alla normalità. Successivamente però l'acqua aveva nuovamente assunto una colorazione anomala e alcuni residenti della zona avevano accusato dei disturbi a livello addominale”.

Florian spiega quindi le ragioni dell’accaduto di cui sarà informata anche l’autorità giudiziaria: “Il controllo avvenuto giovedì ha chiarito la causa della contaminazione. I tecnici sono intervenuti questa mattina e hanno chiuso l'utenza sospetta in attesa del rientro a casa dei residenti. L'acqua in circolo nella zona circostante è stata verificata e non presenta più elementi di inquinamento biologico. Nelle prossime ore, constatata la violazione dei regolamenti idrici, provvederemo a segnalare la situazione all'autorità giudiziaria”.

Da quanto emerso si è trattato di un allacciamento abusivo, con la rete irrigua che è non potabile che ha compromesso la rete idrica cittadina. Nell’ordinanza del sindaco si legge poi che: “ATS sta provvedendo ad attuare le operazioni di lavaggio e disinfezione delle condotte; Che il presente atto sarà suscettibile di revoca non appena, nelle zone interessate, saranno riscontrati valori conformi, a norma di legge, allo scopo alimentare, a seguito delle verifiche degli organi competenti”.

 


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