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28 marzo 2024

Spettacolo

Addio a Francesco Rosi, maestro del cinema d'inchiesta: ha raccontato il malaffare

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Addio a Francesco Rosi, maestro del cinema d'inchiesta: ha raccontato il malaffare

ROMA - E' morto a Roma il regista e sceneggiatore Francesco Rosi (Foto). Autore di celebri film come 'Le mani sulla città', 'Cronaca di una morte annunciata' e 'Dimenticare Palermo', aveva 92 anni. Ne dà notizia la famiglia. Rosi nasce a Napoli il 15 novembre del 1922. Si afferma, dopo aver lasciato la facoltà di giurisprudenza, come illustratore di libri per l'infanzia. Contemporaneamente collabora a Radio Napoli, dove intreccia legami d'amicizia con Raffaele La Capria, Aldo Giuffré e Giuseppe Patroni Griffi, con i quali collaborerà spesso in futuro.

Si avvicina al mondo dello spettacolo nel 1946: diventa infatti assistente di Ettore Giannini per l'allestimento teatrale di 'O voto' di Salvatore Di Giacomo. In questo periodo è anche aiuto-regista di Luchino Visconti per i film 'La terra trema' (1948) e 'Senso' (1953), e dopo varie sceneggiature ('Bellissima', 1951, 'Processo alla città', 1952) gira alcune scene del film 'Camicie rosse' (1952) di Goffredo Alessandrini. Nel 1956 co-dirige con Vittorio Gassman il film 'Kean - Genio e sregolatezza'.

Il suo debutto come regista risale al 1958 quando dirige il suo primo lungometraggio, 'La sfida', che ottiene il consenso di critica e pubblico. L'anno successivo dirige Alberto Sordi in 'I magliari' (1959), nel quale l'attore romano è un immigrato, che fa la spola tra Amburgo e Hannover e che si scontra con un boss napoletano per il controllo del mercato delle stoffe.

Il nome di Rosi è legato, però, in modo particolare al filone dei film d'inchiesta. Nel 1962 ripercorre la vita del bandito Salvatore Giuliano nell'omonimo film, mentre l'anno successivo dirige Rod Steiger nel suo capolavoro 'Le mani sulla città' (1963), nel quale denuncia con coraggio le collusioni esistenti tra i diversi organi dello Stato e lo sfruttamento edilizio a Napoli.

Negli anni Settanta rappresenta l'assurdità della guerra con 'Uomini contro' (1970). Parla, poi, della scottante morte di Enrico Mattei in 'Il caso Mattei' (1972). E' dello periodo 'Cadaveri eccellenti' girato nel 1976 e tratto dal romanzo 'Il contesto' di Sciascia, con Lino Ventura. Nel 1979 realizza la versione cinematografica di 'Cristo si è fermato a Eboli' tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Levi, sempre con Volonté protagonista. Nel 1990 Rosi gira anche 'Dimenticare Palermo', con James Belushi, Mimi Rogers, Vittorio Gassman, Philippe Noiret e Giancarlo Giannini.

 



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