VITTORIO VENETO – Non abbiamo ancora “fatto l’albero”. Il nostro abete (molto sintetico) ci guarda col broncio. Mancano due settimane a Natale, e lui è ancora svestito. E’ vergognosamente nudo. Vergognosamente verde. Il motivo?

Non è che non abbiamo le palle (per decorarlo). E’ che le palle o i fiocchettini regalo ci parevano inconsistenti. Privi di significato. E abbiamo rinunciato a scartarli. In questa vigilia di Natale non proprio scintillante di benessere, noi della redazione di OggiTreviso abbiamo pensato che il vero spirito del Natale (Dickens docet) sia quello che sgorga dall’animo e che si traduce in parole. Abbiamo pensato che un albero pieno di messaggi (autografi o inviati via mail) avrebbe avuto davvero Qualcosa da Dire. Di minuscolo, di piccolo, di importante, di essenziale. Per addobbare un albero così, abbiamo però bisogno dell’aiuto dei lettori.

Da oggi, nell’atrio della Redazione, il nostro abete a chilometri tot (non è uscito dalla terra, ma da una fabbrica che magari sta in Cina) aprirà le sue braccia di aghetti e puntine per accogliere le vostre parole. Se i lettori ci daranno il consenso, ogni messaggio postato sull’albero verrà pubblicato, appena dopo Natale, su OggiTreviso. Dentro una sorta di bacheca augurale dove tutti potranno trovare spazio. Anche per dire semplicemente (e non è poco) “Ciao!”.

Emanuela Da Ros