Adunata dei record, 650mila presenze e 10mila volontari in campo

Il bilancio del Coa: "Un successo su tutti i fronti grazie al lavoro delle quattro sezioni Ana Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Valdobbiadene”

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alpini Treviso

TREVISO - E’ stata battezzata l’Adunata dei record per l’altissimo numero dei partecipanti registrati ma anche l’Adunata della svolta, grazie all’impegno profuso contro i trabiccoli e per sostenere i valori alpini, tra cui la coralità. ___STEADY_PAYWALL___Ad un mese e mezzo dal raduno delle penne nere a Treviso il Comitato Organizzatore ha fatto il punto e ha elaborato i numeri, registrando successi su tutti i fronti, “grazie al lavoro di squadra e alla collaborazione stretta tra le quattro Sezioni Ana organizzatrici: Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Valdobbiadene” come ha sottolineato il presidente del Coa Luigi Cailotto. Il Comitato Organizzatore si è incontrato nella sede di via San Pelaio 37 a Treviso.

I dati illustrati dal presidente Cailotto non vanno però considerati solo dei numeri, per quanto significativi, poiché dietro ciascuna cifra ci sta il lavoro di centinaia di alpini volontari e naturalmente dell’intero Comitato Organizzatore; tutto ciò ha reso l’Adunata del Piave un evento senza precedenti nella storia dell’Ana, a partire dai 650 mila partecipanti nei tre giorni dal 12 al 14 maggio, secondo i dati forniti dalla Questura di Treviso, e gli 80 mila sfilanti domenica 14 maggio dalle 9 alle 21. Un numero impressionante se si pensa che il record di Brescia con le sue 76 mila persone in sfilata è stato abbondantemente superato. Altri dati importanti riguardano l'accoglienza, con una tendenza che si va acuendo di anno in anno, ovvero l’aumento di richieste rispetto al passato per le palestre, 56 per oltre 5.500 persone, rispetto alle tendopoli, 16 con 9.450 persone.

Un punto di forza è stato senza dubbio il coinvolgimento capillare dei cori Ana attraverso un progetto articolato coordinato dal Maestro Ettore Galvani e che ha portato sabato 14 maggio all’esecuzione di ben 43 concerti nelle chiese di Treviso e della periferia, con la partecipazione di 129 corali mentre 2 mila sono stati i partecipanti al concerto inaugurale di giovedì 11 maggio nel Tempio di San Nicolò.

Fondamentale l'impegno culturale nelle mostre e il rapporto con le scuole, anche per coinvolgere le nuove generazioni; assai gradita inoltre la realizzazione di un cofanetto con le cartoline dell'Adunata e gli annulli postali: 4.800 le confezioni vendute. Affrontato con esito positivo l’impegno a contrastare i trabiccoli, che l’anno scorso ad Asti avevano provocato incidenti mortali. “Tutto ciò è stato reso possibile dal lavoro sinergico e armonico tra alpini e con le tante istituzioni ed enti coinvolti” ha dichiarato il presidente Cailotto che, insieme ai rappresentati del Coa, nei prossimi giorni andrà a ringraziare i sindaci e consiglieri comunali dei quattro Comuni.

E se le ultime fasi del bilancio fanno ben sperare anche sul fronte economico,(questa sarà una delle Adunate meno costose), lo sguardo alpino è già rivolto a Trento a cui Treviso ha molto da insegnare: per questo alla riunione hanno partecipato anche il segretario del Coa di Trento Luciano Rinaldi e il vicepresidente della Sezione ANA Renzo Merler. A guidare l’Adunata di Trento sarà proprio un trevigiano, il generale Renato Genovese, residente a Vittorio Veneto, a cui Luigi Cailotto ha passato il testimone.

 


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