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28 marzo 2024

Castelfranco

Affitti a canone agevolato, nuovi parametri

Stipulato accordo tra Confedilizia e le altre organizzazioni dei proprietari e degli inquilini

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Affitti a canone agevolato, nuovi parametri

CASTELFRANCO - Depositato ieri in Comune a Castelfranco l'accordo tra Confedilizia e le altre organizzazioni dei proprietari e degli inquilini. Nello scenario attuale, ove la proprietà è gravemente oppressa dalla tassazione, che in alcuni casi come accertato da Confedilizia ha superato la rendita dell'immobile, e gli inquilini non riescono a pagare l'affitto, le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini hanno rivisto ed aggiornato l'accordo territoriale del Comune di Castelfranco, vigente dall’ormai lontano 15 marzo 2005.

Il nuovo accordo, che annulla e sostituisce tutti i precedenti, è stato sottoscritto ieri dal Presidente dell'Associazione della Proprietà Edilizia – Confedilizia Treviso Marcello Furlan, insieme alle altre organizzazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini.

 

«I proprietari e gli inquilini di abitazioni situate nel Comune di Castelfranco saranno, ora, più incentivati nello stipulare contratti di locazione con il cosiddetto "canale agevolato", che permettono di ottenere agevolazioni fiscali ad entrambe le parti; naturalmente è sempre possibile stipulare anche contratti di locazione ad uso transitorio e per studenti universitari – recita una nota di Confedilizia -.  L'art. 8 della legge 431/98 prevede, infatti, che i contratti di locazione stipulati con le caratteristiche dell'accordo raggiunto tra le locali organizzazioni dei proprietari e degli inquilini, permettono di usufruire dei seguenti benefici: ulteriore riduzione del 30% del reddito imponibile, riduzione del 30% della base imponibile per l'imposta di registro, aliquota Imu e Tasi ridotte del 25% come stabilito dalle legge di stabilità 2016, detrazione Irpef per gli inquilini che appartengono a determinate fasce di reddito. Il proprietario/locatore che opta -viceversa- per l'applicazione della cedolare secca sul reddito derivante dalla locazione di immobili a canone agevolato, versa un'imposta del 10% (sui contratti cosiddetti "liberi" l'aliquota è fissata al 21%)».

 

Per rivedere il precedente accordo sono stati presi in esame alcuni dati relativi al territorio comunale (superficie, popolazione, sviluppo urbanistico, perimetrazione) e suddiviso lo stesso in tre zone:

_ Zona A centrale pregiata;

_ Zona B semicentrale;

_ Zona C periferica.

I contratti di locazione che saranno stipulati utilizzando questo canale, avranno un canone che dovrà essere compreso tra valori, previsti nell'accordo, che tengono conto della zona dove è collocato l'immobile, delle caratteristiche dell’immobile stesso, della data di costruzione o di effettuazione di interventi di ristrutturazione, completo restauro o manutenzione straordinaria dell’unità immobiliare.

Il canone dovrà essere determinato moltiplicando la superficie convenzionale dell'alloggio, calcolata sulla base di determinati parametri, per un valore al metro quadrato per anno, che varia nella Zona A da 95 euro a 21 euro, nella Zona B da 86 euro a 15 euro, nella Zona C da 77 euro a 14 euro. Entro tali valori le parti contraenti determineranno il canone di locazione.

 

Tabella in allegato

 



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