Africano chiama l'ambulanza perché un profugo sta male. Gli rispondono: "Sono in vacanza"
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Vie, foto Facebook dal Grppo Polis
PADOVA - Chiama i soccorsi alle tre di notte per segnalare che un profugo sta male, ma l'operatore non gli crede e gli risponde che "le ambulanze sono in vacanza" con tono canzonatorio. E' successo lo scorso weekend a Gnarega Dembele, meglio conosciuto come Vie, maliano di 29 anni, con permesso di soggiorno, che presta servizio come mediatore in un alloggio per richiedenti asilo di Legnaro, gestito dal Gruppo Polis di Padova. A renderlo noto è il gruppo stesso, dove il giovane lavora.
Solo la chiamata di un secondo operatore ha convinto il centralinista a mandare un'ambulanza. E ora Vie denuncia quello che definisce un episodio di razzismo sanitario: "Non mi hanno preso in considerazione, per questo ho deciso di non perdere tempo e di chiamare l'operatore della cooperativa. Non mi sono neanche arrabbiato, anche se ci sono rimasto male perché si trattava di un'emergenza".
Vie è arrivato in Italia nel 2011 a bordo di un barcone, ha vissuto per due anni nell'ex casa occupata Don Gallo a Padova e ha partecipato a un tirocinio con la cooperativa sociale Caresà di Piove di Sacco, che sta valutando di assumerlo con un contratto di apprendistato. Vie è stato scelto come mediatore perché parla quattro lingue, tra cui l'italiano.