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29 marzo 2024

Conegliano

Agroalimentare, De Castro: «Non basta la qualità, serve organizzazione»

Il Presidente della Commissione Agricoltura comunitaria è intervenuto alla Fiera di Santa Lucia di Piave

| francescanicastro |

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Paolo De Castro Fiera dell'Agricoltura di Santa Lucia di Piave

«Non basta essere grandi produttori di qualità, bisogna diventare grandi anche nell’organizzazione e nel fare sistema».

Lo ha affermato l’on. Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, intervenuto sui punti di forza e di debolezza dell’agroalimentare italiano alla tavola rotonda “Mida in Italy” oggi a Santa Lucia di Piave (TV) nell’ambito della 1353ª Fiera dell’Agricoltura che verrà inaugurata domenica 15 alle 11.30.

«Siamo i più grandi produttori di mele al mondo perché i piccoli produttori del Trentino-Alto Adige sono riusciti a fare sistema, ma nel nostro Paese questi casi sono ancora un’eccezione. Se la Germania esporta più del doppio di noi non è affatto perché il made in German sia percepito come un valore» ha aggiunto De Castro, già ministro dell Politiche Agricole e Forestali della Repubblica Italiana (1998-2000), che ha portato anche l’esempio dell’Olanda «primo esportatore di agrumi e secondo di pomodori in Europa pur non producendoli».

Il settore agroalimentare italiano, che vale 250 miliardi l’anno di fatturato, il 15% del PIL del Paese, di cui 35 miliardi realizzati con l’estero nel 2013 (dei quali 5 riguardano il vino), ha enormi potenzialità di sviluppo perché il made in Italy è molto ambito. Serve però superare la frammentazione e le divisioni e organizzarsi e fare rete, «smettendo di farci la guerra uno con l’altro».ù

L’Unione Europea, da parte sua, ha introdotto delle regole a difesa delle produzioni agroalimentari di qualità, come il “pacchetto qualità”, approvato dal Parlamento europeo lo scorso anno, che ha introdotto nuove regole per tutelare i prodotti certificati da usurpazioni, imitazioni ed evocazioni.

«Un piano di politica industriale per l’agroalimentare» lo ha chiesto Francesco Giacomin, presidente della Fondazione La Fornace Innovazione, che vede grandi spazi di crescita nel settore agroalimentare anche nella nostra provincia.

L’eurodeputato Antonio Cancian, membro della commissione Infrastrutture del Parlamento europeo, che ha fatto gli onori di casa, ha sottolineato l’importanza delle istituzioni comunitarie e auspicato che si vada verso gli Stati Uniti d’Europa. «Scaricare le colpe dei nostri mali sull’Europa non è giusto, io credo invece che l’Italia verrà avvantaggiata da una maggiore integrazione con l’Europa».

Alla tavola rotonda è intervenuto anche Padraig Collins del gruppo padovano Tonazzo, leader nella macellazione di carne bovina.

 



francescanicastro

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