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28 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Al Veneto, 31 milioni per calamità. A Refrontolo, zero euro

Puppato e Bisinella denuniciano: "Zaia canta vittoria, ma i mancati rimborsi al Molinetto sono causa sua"

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Al Veneto, 31 milioni per calamità. A Refrontolo, zero euro

REFRONTOLO - Sono arrivati 31 milioni di euro, stanziati dal Governo, al Veneto per le calamità naturali avvenute tra il 2013 e il 2015. Ma Refrontolo, colpita da una bomba d’acqua il 2 agosto 2014 quando hanno perso la vita quattro persone, non ha visto un euro. Questo perché il presidente della Regione Luca Zaia aveva inviato la richiesta di stato di emergenza oltre sei mesi dopo la data della tragedia: oltre il tempo massimo per essere presa in carico dal Governo.

 

A denunciare il ritardo della Regione nella richiesta era stata tempo fa la senatrice del Pd Laura Puppato, che ora torna sull’argomento: “Non vediamo purtroppo nella lista (delle città che beneficeranno del finanziamento, ndr) Refrontolo: come da tempo ho denunciato, lì è mancata la puntuale richiesta della Regione Veneto. Oggi l'evidenza dei fatti non ammette repliche, attendiamo le scuse per gli errori commessi e la garanzia che la regione interverrà per risolverli anziché vantarsi di un provvedimento nazionale per cui non ha alcun merito e che, infatti, riguarda 40 eventi dell’intero paese”.

 

Ad accusare il terribile ritardo di richiesta di stato di emergenza in seguito alla tragedia del Molinetto è anche la senatrice di Fare! Patrizia Bisinella: “Il governatore del Veneto Luca Zaia canta vittoria e si prende il merito del fatto che il Consiglio dei Ministri abbia stanziato i soldi per i danni dovuti alle calamità naturali in Veneto nell’ultimo triennio, peccato però che per quanto accaduto due anni fa al Molinetto della Croda a Refrontolo non arriverà nulla - denuncia Bisinella - è inutile che ora Zaia canti vittoria per stanziamenti da anni attesi e per i quali Parlamento e Governo si sono doverosamente attivati a prescindere da quanto chiesto dalla stessa Regione, che invece all’epoca non aveva mosso un dito in più rispetto ad occuparsi della solita burocrazia”.

 


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