TREVISO - Il progetto di rigenerazione urbana portato avanti da Open Piave all’interno dell’area servizi dell’ex caserma Piave continua a pieno ritmo. Nonostante gli attriti con l’amministrazione comunale, partono i lavori per la creazione di un centro diurno per disabili (Ceod), gestito dalla cooperativa Ails, tra i soci fondatori di Open Piave.

Il progetto prevede 650 metri quadrati all’interno dell’ex caserma, dove verranno realizzati laboratori per attività artigianali, una cucina, sala mensa, due magazzini e servizi. Il centro ospiterà 20 persone con disabilità dai 18 ai 65 anni, 5 operatori e un addetto mensa. Ma ci saranno che una Al progetto ha lavorato un team di sei architetti del gruppo Arru, che hanno seguito il progresso di rigenerazione urbana e sono soci fondatori di Open Piave, e la cooperativa Ails che è pronta ad investire 500mila euro.

La Regione e l’Usl 2 hanno dato il via libera. “Abbiamo tutti i permessi e le autorizzazioni per partire con i lavori - spiega la coop Ails - potevamo partire con i lavori già lo scorso anno. Adesso è arrivato il momento. Non possiamo più aspettare”. Nell’aprile 2017 dopo un bando, Open Piave ha ottenuto dal Comune l’utilizzo dell’ex Sezione Servizi del Comune, per una durata di 9 anni e la coop Ails ha firmato un contratto di sub-comodato ottenendo così il diritto di uno spazio da rigenerare.

E il cantiere dei lavori per questo nuovo spazio ha preso il via, nonostante le tensioni con il Comune che aveva messo in discussione le concessioni già stipulate. “A gennaio abbiamo avuto un incontro abbastanza teso con l’amministrazione - spiega Giovanna Quarto, presidente uscente di Open Piave che lascia il posto ad Alberto Cagniato - e il vicesindaco ci aveva avvisato della revisione in corso della convenzione. Avevano annunciato novità per la fine del mese scorso, ma non abbiamo avuta alcuna notizia. Quindi andiamo avanti con i progetti”. I lavori per il Ceod dovrebbero concludersi entro 12 mesi.