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28 marzo 2024

Treviso

Alla Madonnina scatta l'ordinanza "No alcol"

Il sindaco Manildo estende l'ordinanza in tutta la zona del residence. In arrivo anche telecamere e il Controllo di vicinato

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Alla Madonnina scatta l'ordinanza

TREVISO - Per mettere un freno agli episodi di degrado nell’area verde della Madonnina il sindaco di Treviso Giovanni Manildo ha firmato l'estensione dell'ordinanza "No alcol”, che vieta il consumo di alcol nei parchi e giardini pubblici, in tutta la zona del residence dove abitano 120 famiglie. Per prevenire eventuali episodi di microcriminalità e aumetare la sicurezza dei cittadini saranno anche installate alcune telecamere per la videosorveglianza della zona, in accordo con i residenti e l'amministratore dei condomini che hanno nelle scorse settimane avevano avuto un incontro a Cà Sugana con il sindaco e l’assessore alla sicurezza Grigoletto.

"La decisione di estendere l'ordinanza anti alcol alla Madonnina è anche il frutto della volontà di collaborare che ci è stata manifestata da parte dei residenti che si sono detti pronti a contribuire attivamente al controllo del luogo - dichiara Manildo - È un modo prezioso per assicurare il rispetto della ordinanza".

I residenti inoltre hanno sottoscritto l’adesione al controllo di vicinato. Dopo il centro storico, i quartieri di San Zeno, Sant'Antonino, Selvana, Santa Maria del Rovere, San Liberale, il controllo del vicinato arriva così anche a San Giuseppe in particolare nella zona della "Madonnina".

"Stiamo diffondendo anche nei quartieri il controllo di vicinato - dichiara il vicesindaco e assessore alla sicurezza Roberto Grigoletto -  la sicurezza partecipata è la strada che con convinzione e determinazione cogliamo perseguire e con soddisfazione registriamo un numero crescente di concittadini che con grande disponibilità ci chiedono di realizzare il progetto nei diversi quartieri. E' il modo più efficace per garantire quel controllo capillare del territorio; uno strumento che permette, da un lato, l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine, polizia locale, ma anche Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza, come sancito dal Patto per la Sicurezza che per primo il Comune di Treviso ha siglato; dall'altro, di poter svolgere una azione continuativa di prevenzione proprio grazie alle precise e puntuali informazioni che solo coloro che risiedono ventiquattro ore su ventiquattro nel luogo può fornire alla polizia per interventi mirati e appunto preventivi. Il nostro impegno per contrastare degrado e malvivenza continua e sta dando risultati importanti"

"L'ordinanza in questione è temporanea e prevede un tempo di sei mesi - dichiara il comandate della polizia locale di Treviso Maurizio Tondato - Alla fine della sperimentazione se necessario verrà inserita all'interno di un regolamento che la polizia locale sta rivendendo e integrando con l'individuazione delle aree per cui è prevista l'estensione del divieto".

 


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