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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

"All'ex Carnielli non c’è alcun inquinamento da amianto"

Proroga dell'accordo fino al 31 luglio per tentare un'altra asta

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

VITTORIO VENETO - «Non c’è alcun inquinamento da amianto». Il sindaco Roberto Tonon ieri sera, venerdì, nel corso del consiglio comunale ha fornito i primi dati delle indagini con tecnica microscopica elettronica, che permette di identificare le sole fibre di amianto, eseguite dal curatore fallimentare sul sito dell’ex Carnielli. «Ancora la perizia non ci è arrivata – ha spiegato in aula il sindaco – ma ho chiesto che ci fossero anticipati dei dati. E in nessun campione risultano presenti nell’aria fibre libere di amianto. Valore zero in ogni campione» ha ribadito al termine della lettura del documento.

 

La questione è emersa nel corso del punto dell’ordine del giorno con cui è stata messa ai voti la proroga dell’accordo di programma per la valorizzazione del complesso immobiliare Ex Fassina- Carnielli portato in aula il 4 agosto 2018. L’accordo, nel quale erano previste due aste andate deserte, scade il 31 marzo. E con il voto favorevole del Pd, l’astensione di Lega e del gruppo misto, il voto contrario di Partecipare, mentre Forza Italia è uscita dall’aula fin dall’inizio della discussione, ieri sera l’accordo è stato prorogato fino al 31 luglio «al fine di tentare un nuovo esperimento di asta pubblica con ulteriore riduzione del prezzo prima di passare alla derelizione del bene per oggettiva invendibilità» ha spiegato Tonon.

 

In apertura, il consigliere Paolo Santantonio (Fi) ha sottolineato come «interrogazioni, mozioni e accessi agli atti non hanno sortito nulla, solo un post su Facebook del sindaco che annunciava che sarebbe stata tolta qualche lastra di eternit. La bonifica dell’ex Carnielli è un’emergenza cittadina che merita la stessa attenzione del vigneto di San Giacomo. Con la bocciatura della mozione con cui chiedevo una nuova perizia sullo stato dell’eternit, dissi che quello sarebbe stato il mio ultimo atto politico, per questo non partecipo né alla discussione né alla votazione» ha detto prima di lasciare l’aula.

 

Il consigliere Matteo Saracino (Partecipare) ha invece fatto memoria al sindaco e alla maggioranza della promessa, non mantenuta, di convocare la commissione ex Carnielli: «In consiglio ci era stato promesso che entro un mese, da ottobre, la commissione sarebbe stata convocata e poi ogni mese ci sarebbero stati degli aggiornamenti: ad oggi non siamo mai stati aggiornati, se non tramite un post su Facebook del sindaco. Perché l’avete promesso e poi non l’avete mantenuto?». «Noi ci asteniamo – ha dichiarato Gianantonio Da Re (Lega) –; con questa richiesta di proroga vuol dire passare la palla a chi verrà». Subito dopo ha preso la parola un altro leghista, Bruno Fasan, che prima ha annunciato il suo voto favorevole, poi dopo un brusio in aula vista la dichiarazione di voto di Da Re ha detto: «Mi asterrò, il capo è lui». «Non capisco – ha aggiunto Gianluca Posocco (lista Da Re) come mai il sindaco non diffida la curatela a bonificare l’area visto che sono stati venduti diversi beni del fallimento Cerfim, dunque sono stati incassati diversi soldini».

 

Marco Dus, capogruppo Pd, ha ribadito come «il problema ex Carnielli sta a cuore a tutti», mentre Adriano Botteon (gruppo misto) ha invitato il sindaco ad informare tutti sugli esiti della perizia. Tonon, prendendo quindi la parola, ha anticipato le informazioni ricevute dal curatore sui campionamenti eseguiti. Ma Botteon non ha nascosto i propri dubbi: «Se l’eternit è ammalorato, mi aspetto che ci siano dei problemi… e le analisi sono state fatte prima o dopo l’asportazione delle lastre?». «Certe analisi, senza perizia, trovano il tempo che trovano e lo dico da perito chimico» gli ha fatto eco Saracino.

 

«Le analisi dimostrano che l’area è sicura» ha ribadito Dus, mentre Botteon ha evidenziato come sia stato «Santantonio (che per le sue dichiarazioni in aula nei mesi scorsi si è preso anche una querela ndr) a far emergere questo problema. Spero che il prossimo sindaco si batta come un leone». «Questa amministrazione – ha concluso Tonon – si è mossa ben prima dell’esposto depositato ai carabinieri del Noe».

 



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Claudia Borsoi

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