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29 marzo 2024

Treviso

Alloggi turistici, boom degli affitti in nero

L'allarme di Federalberghi, "sul web centinaia di offerte che non rispettano le regole"

| Isabella Loschi |

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affitti in nero

TREVISO - Il sommerso turistico in provincia di Treviso è in forte espansione. Sempre più soggetti privati mettono a disposizione alloggi, camere e appartamenti per le vacanze su Airbnb, il più noto portale del settore, senza rispettare lo spirito di Airbnb.

A dicembre 2017, nella Marca risultavano disponibili su Airbnb 1.174 alloggi, di cui ben 326 solo nel comune capoluogo. La ricerca promossa da Federalberghi, l’organizzazione di categoria di Confcommercio, con il supporto tecnico di Incipit consulting ed Inside Airbnb, mostra come più della metà degli annunci trevigiani (il 54,6%) si riferisca all’affitto di interi appartamenti non abitati (“dunque non si condivide l’esperienza con il padrone di casa”), per il 70,3% non si tratta di attività occasionali in quanto gli alloggi sono in vendita per oltre sei mesi all’anno, ed il 51,2% degli annunci fa capo ad inserzionisti che gestiscono più di un alloggio.

“Altro che economia della condivisione e dello scambio come vorrebbe lo stile Airbnb”. Secondo Federalberghi, nella maggior parte dei casi, dunque, l’attività è un vero e proprio business; tali situazioni determinano un evidente squilibrio in termini di ricadute sul sistema economico derivante dalla situazione di irregolarità del sommerso. “Si generano danni per tutta la collettività - spiegano gli albergatori - all’evasione fiscale allo spopolamento dei centri storici, fin al lavoro irregolare e rischi per la pubblica sicurezza”.

“Oltre le questioni fiscali, c’è anche un problema di sicurezza - sottolinea il vice presidente trevigiano di Federalberghi, Federico Capraro - Ci sono molti immobili sfitti, e questa è una situazione per metterli a reddito ma è una soluzione che non segue le regole. Quindi, noi chiediamo che tutto si faccia alla luce del sole, rispettando le normative”.

In provincia ci sono circa 160 alberghi per un totale di oltre 9.104 posti letto. Il settore extralberghiero conta circa 1023 esercizi per un totale di 7.764 posti letto. L’offerta è ampia e variegata, pronta ad intercettare i nuovi turisti - sottolinea Giovanni Cher, presidente provinciale di Federalberghi- Per questo anche gli operatori tradizionali non possono rimanere fermi. Le parole d’ordine per l’alberghiero devono essere essenzialmente due: formazione, e capacità di dialogo con le pubbliche amministrazioni per chi decide di rinnovare la struttura. Se ci si rende conto che l’investimento per rinnovare una struttura vetusta è troppo alto o non conveniente, occorre poter contare sulla possibilità del cambio di destinazione d’uso, una via di uscita concreta che consente di svecchiare e di non tenere ferme strutture inadeguate e patrimoni immobiliari”.

 


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