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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

APERTA LA STAGIONE DI PESCA ALLA TROTA

Da domenica 7 si pesca sul Meschio

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Vittorio Veneto - L’Associazione Pescatori del Meschio, società che da oltre quarant’anni gestisce in concessione un tratto di fiume pari a 13 km, ha provveduto anche quest’anno al ripopolamento del fiume con la semina di trote adulte ed avannotti.

Da alcuni anni viene prestata particolare attenzione nel cercare di rinaturalizzare l’ambiente fluviale anche attraverso semine mirate di avannotti di trota marmorata, l’unica specie salmonicola veramente autoctona dei fiumi del distretto padano (affluenti di sinistra del Po e fiumi sloveni del bacino adriatico).

La gestione in proprio dell’incubatoio di valle, da ormai più di vent’anni, ci ha permesso di mantenere nel Meschio una popolazione ittica di qualità, rustica ed uniformemente distribuita lungo tutta l’asta fluviale. Periodicamente l’Associazione provvede al recupero selettivo delle trote presso le derivazioni industriali, soprattutto nel centro cittadino. Infatti, i numerosi sbarramenti e canali laterali di origine proto-industriale non permettono talvolta il libero movimento alla fauna ittica che perciò deve essere recuperata per mezzo dell’elettrostorditore e ricondotta nell’asta principale del fiume. 

Queste operazioni di recupero vengono altresì sfruttate per saggiare il tasso di accrescimento del novellame introdotto durante le campagne di semina e rappresentano un momento imprescindibile per monitorare lo stato di salute del fiume.

Particolare attenzione viene inoltre attribuita ai momenti divulgativi e di conoscenza. Sono stati allestiti lungo il corso del fiume (lungo la pista ciclabile, a Savassa e nel piazzale antistante le scuole elementari di Pinidello di Cordignano) dei pannelli divulgativi che fanno conoscere alla cittadinanza la fauna ittica del fiume e, per la stagione di pesca 2010 con il contributo della Regione Veneto, è stata stampata una guida al riconoscimento delle trote del fiume Meschio che verrà distribuita ai pescatori, alle scolaresche che si recheranno in visita all’incubatoio di valle, e a tutti coloro che ne faranno richiesta.

Le visite guidate presso l’incubatoio, ubicato presso i locali dell’antico maglio in località La Sega, rappresentano ormai una consuetudine nella programmazione didattica di alcuni insegnanti delle scuole primarie cittadine nell’ambito dell’insegnamento delle scienze e dell’educazione ambientale.

Nell’agosto del 2009, il fiume è stato oggetto di un servizio televisivo, da parte di un’emittente a diffusione nazionale, sullo specifico tema della pesca no kill (a basso impatto ambientale), che ne ha elogiato la pescosità e la qualità delle acque e dell’ambiente.

In ambito ricreativo, le possibilità di pesca vengono incrementate anche con la necessaria immissione di trote adulte allo scopo di permettere ai pescatori, soprattutto ai più anziani, di effettuare delle facili catture nel “fiume sotto casa”. All’uopo è stata allestita una zona, denominata “pronta pesca”, lunga circa un terzo della Concessione (4 km). Particolare attenzione viene data ai disabili, ai quali viene riservato in via esclusiva un tratto di fiume particolarmente pregiato ma allo stesso tempo di facile accesso e fruizione.

In ottemperanza alla vigente legislazione regionale in materia di gestione delle acque interne, è stata allestita una zona “No Kill” in cui si può esercitare la pesca solo con esche artificiali e l’uso di ami senza ardiglione. Il numero di soci è rimasto pressoché costante negli ultimi tre anni, circa trecento nella stagione 2009.

Si registra comunque un leggero e costante calo negli ultimi anni, peraltro condiviso da tutte le associazioni di pesca provinciali, imputabile presumibilmente al mutato contesto sociale di condivisione della passione per la pesca sportiva.

L’Associazione collabora con la Pr

ovincia nella vigilanza ittica - grazie al contributo delle Guardie Giurate Volontarie - e nei recuperi ittici che annualmente avvengono lungo i canali idroelettrici e d’irrigazione. Questi momenti di confronto e di collaborazione con le istituzioni pubbliche rappresentano dei passaggi altamente qualificanti per la nostra associazione sia per condividere, sia per acquisire competenze e conoscenze specifiche in tutte le tematiche che possano avere attinenza con una gestione eco sostenibile e allo stesso tempo ricreativa del fiume.

Ricordiamo che il Fiume Meschio è ZONA d’IMPORTANZA COMUNITARIA (S.I.C.) per la presenza della lampreda padana, vertebrato acquatico particolarmente protetto in quanto specie altamente vulnerabile ed in via d’estinzione. Purtroppo, dobbiamo constatare che permangono lungo il tratto cittadino del Meschio alcuni scarichi di presumibile origine civile (reflui) che continuano a deturpare la qualità delle acque di un fiume che, nonostante tutto, rimane uno dei più puliti della provincia di Treviso.

Ci appelliamo ancora una volta alle autorità cittadine e a tutti coloro che ne hanno competenza affinché provvedano a sanare queste autentiche ferite ambientali.

L'Associazione Pescatori del Meschio

 

 


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