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28 marzo 2024

Castelfranco

ASILI PARROCCHIALI SENZA SOLDI, PARTE LA PETIZIONE

Otto per l’Infanzia, il Coordinamento delle scuole dell’infanzia di Castelfranco, minaccia il blocco delle iscrizioni

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Castelfranco – Genitori e parroci uniti nella protesta legata alle difficoltà finanziarie che assillano gli asili. Stato e Regione non hanno erogato fondi che spettavano di diritto alle scuole dell’infanzia parrocchiali. Si profila l’ipotesi del blocco delle iscrizioni.

Per le famiglie ci potrebbe essere anche l’aumento delle rette mensili. Ora partirà una petizione. Le firme verranno mandate agli organi di competenza e se entro la fine dell’anno non arriveranno i finanziamenti che si aspettano da tempo, e che hanno obbligato gli asili a ricorrere a prestiti bancari, i bambini non verranno iscritti.

«Se entro dicembre non sarà data risposta, non a parole ma con l’erogazione dei contributi che ci spettano, è nostro proposito condiviso, anche se sofferto, di sospendere nel prossimo gennaio l’iscrizione dei bambini delle nostre scuole per l’infanzia per l’anno scolastico 2009-2010», così recita la nota formulata Otto per l’Infanzia, il Coordinamento delle scuole dell’infanzia parrocchiali paritarie di Castelfranco, cui saranno allegate le firme.

Il documento è stato distribuito durante l’incontro di ieri sera al Centro Don Ernesto Bordignon di Castelfranco, organizzato dal coordinamento stesso. Erano presenti diverse centinaia di persone, tra genitori, parroci e rappresentanti del mondo politico. Intanto la Fism Veneto annuncia che c’è la possibilità di serrate temporanee delle scuole.

«La Fism regionale - recita un comunicato diffuso dalla Federazione Italiana delle Scuole Materne della Regione Veneto – a breve deciderà azioni di protesta che potrebbero portare anche alla momentanea sospensione delle attività didattiche (chiusura delle scuole dell’infanzia del Veneto) per alcuni giorni. Dobbiamo condividere con le famiglie questa battaglia perché è a loro che noi pensiamo: non intendiamo più trasferire su di loro l’ignavia della politica con il ricorso annuale all’aumento della rette».

 



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