Aspettando l'Adunata alla Fiera di Godega

Concerto e mostra fotografica sulle ferite della Grade Guerra alle popolazioni e alle terre trevigiane

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Aspettando l'Adunata alla Fiera di Godega

GODEGA - Tre giorni di iniziative tra musica, mostra e raduno alpino che hanno come filo conduttore la Grande Guerra e in particolare il Piave. All’Antica Fiera di Godega Sant’Urbano nel fine settimana sono in programma una serie di eventi nell’ambito del programma “Aspettando l’Adunata” , organizzati dal Comitato organizzatore Adunata e curati dalle 4 sezioni Ana, Treviso, Conegliano, Valdobbiadene, Vittorio Veneto.

Si parte venerdì 3 marzo, alle 20.30 al palazzetto dello sport con il concerto del coro Ana Giulio Bedeschi e della fanfara Alpina della Sezione Ana di Conegliano.

Sabato 4 marzo, invece, appuntamento con il raduno Alpino: alle 9.30 ammassamento nel parcheggio dell’hotel ristorante Primavera, alle 10 il via alle sfilata con l’alzabandiera e la deposizione della corona presso il monumento ai caduti al parco della Rimembranza, a cui seguirà l’inaugurazione della mostra al Palaingresso della Fiera.

La mostra fotografica sulla Grande Guerra
, frutto di un’azione sinergica che ha visto impegnati il Comune di Godega, il Coa, la Sezione Ana di Conegliano, il Gruppo Alpini di Bibano-Godega, il Museo degli Alpini di Conegliano e il Centro studi Cerletti, illustrerà con circa 700 foto gli ingenti danni, materiali ed artistici, causati ai nostri paesi dalla guerra, le vicissitudini dei profughi, degli sfollati e il significato che per le popolazioni della Sinistra Piave, soggette ad una durissima occupazione, ebbe il ricordo dell’ “Anno della fame”.

Un capitolo significativo è riservato al territorio di Godega. Il Comune, pur non essendo in prima linea del fronte, era un importante nodo logistico e strategico: qui si trovavano ben quattro aerocampi austro-tedeschi, con comando a villa Pera di Pianzano; qui erano di stanza i migliori piloti nemici quali Brumowski, Fiala, Linke. E proprio dalla base di Godega si alzò il Phonix austriaco con equipaggio Barwig e Kauer che, secondo quanto conservato nel Kriegsarkiv di Vienna, il 19 giugno 1918 sul Montello abbatté lo Spad di Baracca durante la Battaglia del Solstizio. Sempre alla stazione di Pianzano, in quei momenti decisivi per le sorti del conflitto, il 20 giugno giunse l’imperatore Carlo I il quale, nel vagone blindato del treno reale, tenne un drammatico consiglio di guerra con il gen. Wenzel Wurm, comandante dell’Armata del Piave (archivio di guerra austriaco). Constatato che l’offensiva austriaca, ultima e disperata, si era infranta contro la strenua difesa dei nostri soldati, Carlo I ordinò il ripiegamento delle teste di ponte inchiodate oltre il Piave, decretando di fatto la fine della battaglia del Solstizio, prologo di Vittorio Veneto, della disgregazione dell’Impero delle Due Corone e del completamento dell’unità nazionale.

“In sintesi – spiegano gli Alpini - la mostra vuole essere uno spunto per approfondire, uno stimolo per riflettere, un monito per non dimenticare prima che le radici della memoria vengano inaridite dall’inesorabile trascorrere del tempo”. La mostra sarà aperta fino al 6 marzo.

 

 

 

Fonte Comitato organizzativo Adunata

 


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