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28 marzo 2024

Treviso

Assistenza domiciliare, firmato l'accordo tra Cà Sugana e Israa

Grigoletto: "Fondamentale mettere a sistema le risorse presenti sul territorio in particolare quelle degli enti pubblici che erogano servizi alla persona"

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Assistenza domiciliare, firmato l'accordo tra Cà Sugana e Israa

TREVISO - Approvata dalla giunta Manildo la delibera che dal 1 giugno prossimo avvierà la collaborazione tra il Comune ed Israa per il servizio di assistenza domiciliare ai cittadini residenti nel Comune di Treviso. L'atto approvato stamattina dall’amministrazione comunale attua la deliberazione del settembre scorso con la quale il consiglio comunale aveva definito le linee guida; venerdì prossimo approderà in Quarta commissione consiliare permanente e il 28 aprile in consiglio comunale.

“Risulta di fondamentale importanza mettere a sistema le risorse presenti sul territorio, ed in particolare quelle degli enti pubblici che erogano servizi alla persona – sottolinea il vicesindaco ed assessore alle politiche sociali Roberto Grigoletto- “In questo modo si favoriscono non solo economie di scala in linea con i principi costituzionali di efficacia, efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione, ma soprattutto si dà concretamente l’avvio ad un vero e proprio sistema integrato di interventi finalizzati al benessere della persona”.

Non si tratta del classico servizio di assistenza al domicilio di anziani e adulti; infatti, “gli interventi di assistenza domiciliare innovativi che con l’accordo si intendono promuovere - sottolinea Cà Sugana -mirano anche ad attivare progetti di assistenza personalizzati; stimolare il mantenimento, il potenziamento delle funzionalità necessarie alla vita autonoma nel proprio domicilio o negli alloggi di convivenza o nei servizi abitativi comunali, delle persone prese in carico; favorire il recupero di funzionalità e capacità latenti o parzialmente deteriorate necessarie alla vita quotidiana, sostenere ed aiutare la persona impossibilitata per la perdita temporanea o permanente di tali capacità; favorire l’approccio relazionale nei confronti della famiglia e sostenere le funzioni della famiglia nelle situazioni di svantaggio e/o di rischio; contenere ed evitare la cronicizzazione di situazioni di solitudine, emarginazione, disagio e prevenire, dove possibile, gli inserimenti impropri nelle strutture sanitarie e residenziali nonché i ricoveri nei centri servizi o in altre strutture”.

 



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