29/03/2024nuvoloso

30/03/2024pioggia debole

31/03/2024pioggia debole e schiarite

29 marzo 2024

Esteri

Attacco alla sede della Sicurezza al Cairo, 29 feriti. Giallo sulla rivendicazione

|

|

Attacco alla sede della Sicurezza al Cairo, 29 feriti. Giallo sulla rivendicazione

E' salito a 29 feriti il bilancio dell'esplosione di un'autobomba davanti alla sede della Sicurezza Nazionale al Cairo, nel distretto settentrionale di Shubra El-Kheima. Lo ha riferito il ministero egiziano della Sanità, precisando che la maggior parte non è in condizioni gravi. Il ministero dell'Interno ha precisato che tra i feriti si contano almeno sei agenti di polizia. 

 

L'esplosione - ha riferito il sito del quotidiano Al-Ahram - è stata molto potente. Il capo dei servizi di emergenza, Ahmed el-Ansari, ha precisato che al momento non si contano morti. Secondo le prime ricostruzioni diffuse dal ministero dell'Interno egiziano su Facebook, un uomo ha parcheggiato l'autobomba davanti all'edificio per poi fuggire su una moto. L'auto è stata fatta esplodere con un telecomando a distanza. Le forze di sicurezza hanno lanciato un'operazione per catturare i responsabili.

L'attentato è stato rivendicato con un comunicato dai jihadisti della 'Wilayat del Sinai', cellula locale del sedicente Stato Islamico (Is), come si legge sul giornale online Sabaq. "L'operazione è stata lanciata per vendicare i martiri del massacro di Arab Sharkas. I poliziotti sono apostati", si legge nel comunicato diffuso dal gruppo 'Wilayat del Sinai', ossia 'Provincia del Sinai', il nome assunto dal gruppo jihadista Ansar Bayt al-Maqdis quando lo scorso novembre ha giurato fedeltà al sedicente Stato Islamico (Is). 

 

Il riferimento è ai fatti del 19 marzo 2014 quando le forze di sicurezza egiziane hanno fatto irruzione in un edificio nel villaggio di Arab Sharkas (nel governatorato di Qaliubiya, a nord del Cairo). Secondo il ministero dell'Interno del Cairo, sei uomini armati furono uccisi durante uno scontro a fuoco dopo l'irruzione degli agenti nell'edificio e altre otto persone furono arrestate. Due ufficiali delle forze di sicurezza egiziane rimasero uccisi nel blitz. Lo scorso maggio, poi, sono state eseguite per impiccagione le condanne a morte dei sei uomini ritenuti colpevoli per l'uccisione dei due ufficiali e accusati di far parte del gruppo 'Wilayat del Sinai'.

 

"Fate in modo che gli apostati della polizia e dell'esercito, i seguaci degli ebrei, sappiano che siamo gente che non dimentica", si legge nel comunicato la cui autenticità non può essere verificata. "Abbiamo promesso a Dio che non avremo pace fin quando ci sarà anche solo un prigioniero o una vittima di torture nelle vostre mani", prosegue il testo.

 

La rivendicazione dell'Is dell'attacco alla sede della Sicurezza Nazionale al Cairo segue quella dei Black Bloc sui social media. Secondo l'Huffington Post, si tratta di un gruppo di ultras che ha partecipato alle proteste di massa contro il governo che nel 2013 hanno portato alla destituzione dell'allora presidente islamico Mohammed Morsi.

 

"Dichiariamo piena e completa responsabilità per le esplosioni che si sono verificate circa un'ora fa", hanno riferito presunti militanti del gruppo Black Bloc su Facebook, aggiungendo che si tratta di una risposta alla detenzione di un gran numero di persone che non sono ancora state accusate di un reato o che sono in carcere per reati "non penali".

 

L'attentato contro la sede della Sicurezza Nazionale arriva a pochi giorni dalla ratifica da parte del presidente Abdel Fattah al-Sisi della nuova legge antiterrorismo. Il provvedimento prevede l'istituzione di tribunali speciali per far fronte alla serie di attentati che continua a scuotere il Paese. La legge inasprisce le pene per reati legati al terrorismo.

 


| modificato il:

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×