Aurelio, l'uomo invisibile dell'ospedale di Conegliano
E' cieco dalla nascita, suona ben sette strumenti
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CONEGLIANO - Se chiamate l’ospedale di Conegliano, al centralino trovate lui: Aurelio. Se ne sta lì da 29 anni, in un piccolo stanzino del Santa Maria dei Battuti, dove – ci racconta - trascorre dalle 8 alle 10 ore al giorno da quando aveva 20 anni.
“Sono nato prematuro - spiega - di sette mesi. Mi hanno messo in incubatrice e l’ossigeno mi ha bruciato le retine, perché non avevo protezioni”.
Aurelio Da Cin è cieco dalla nascita. Suona sette strumenti, grazie ai quali riesce a esprimersi al meglio, trovando uno svago che lo soddisfa e lo rende fiero. Più di quel lavoro che ha iniziato quasi 30 anni fa. Aurelio ha raccontato la sua storia al Quindicinale, in uscita in questi giorni.