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23 aprile 2024

Nord-Est

Aviaria, nuovo focolaio in provincia di Rovigo

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Aviaria, nuovo focolaio in provincia di Rovigo

ROVIGO - Il virus dell'influenza aviaria è giunto anche in Polesine. Dopo i recenti focolai di Mira e Piove di Sacco è arrivato anche in provincia di Rovigo. Il virus ha colpito un allevamento di 36.000 galline ovaiole di Porto Viro. Il Servizio veterinario delle sede operativa di Adria ha adottato immediatamente tutti gli adempimenti previsti dai regolamenti comunitari per evitare la diffusione del virus ad altri allevamenti contigui; la tipizzazione del virus è in corso da parte dei laboratori dell'Istituto zoo profilattico delle Venezie.

 

In queste ore vengono distrutti gli animali già morti e le uova prodotte, in seguito verranno abbattuti i restanti animali presenti nella struttura, il tutto con il supporto di ditte specializzate. L'episodio si inserisce in un quadro di epidemia che sta interessando tutta Europa: ad oggi, infatti, i Paesi interessati sono 23, per un totale di 949 focolai e quasi 5 milioni di animali coinvolti.

 

Il nuovo focolaio ha portato all'emanazione da parte della Regione di un'ordinanza che dispone una serie di misure restrittive per contenere l'eventuale diffusione del virus, così come accaduto nei giorni scorsi per i focolai verificatisi a Mira e Piove di Sacco. L'ordinanza istituisce un zona definita "di protezione" e una definita "di sorveglianza".

 

Tra le misure da applicare nella Zona di Protezione ci sono: il trasferimento del pollame e di tutti gli altri volatili in cattività all'interno di un edificio dell'Azienda. Qualora ciò sia irrealizzabile, essi vanno confinati in altro luogo della stessa azienda che non consenta contatti con altro pollame o volatili in cattività di altre aziende; i veicoli e le attrezzature utilizzate per trasporto o altri scopi vanno sottoposti a una o più disinfezioni; non sono ammessi, senza l'autorizzazione del veterinario ufficiale, l'ingresso o l'uscita da un'azienda di pollame, altri volatili in cattività o mammiferi domestici.

 

Tra le misure nella Zona di Sorveglianza ci sono: il divieto di movimentazione di pollame, pollastre, pulcini di un giorno, uova all'interno dell'intera zona, salvo autorizzazione della Regione (il divieto non si applica al transito su strada o rotaia nella zona che non comporti operazioni di scarico o soste); il divieto di trasporto di pollame, pollastre, pulcini di un giorno e uova verso aziende, macelli, o centri di imballaggio o stabilimenti per la fabbricazione di ovoprodotti ubicati all'esterno della zona di sorveglianza. In entrambi i casi la Regione può autorizzare il trasporto in deroga.

 


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