Una brigata di chef da far invidia ai più raffinati ristoranti e un menù strampalato e divertente da imitare: è una storia che fa venire l’acquolina in bocca quella raccontata da Emanuela Da Ros nel libro “Avventure in cucina. Ricette per ridere”, recentemente ristampato da Nuove Edizioni Romane. Lo zio Saverio è costretto in un letto d’ospedale per quattro settimane a causa di una appendicite acuta e ad assumere il controllo del suo ristorante, Il Girasole, è Matteo, il nipote tredicenne con la stoffa e la stazza del cuoco, con l’aiuto degli amici Alcide, Stecchina, Ludovico e Ciccio Pasticcio. Ma come fidarsi di una squadra di cuochi improvvisati? Nonostante qualche malanno, lievi imprevisti e un po’ di confusione, la squadra riesce a cavarsela dignitosamente, anche grazie ai suggerimenti di quel narcolettico del maître Carmelo e di Adalgisa, l’aiuto cuoca dello zio con la grazia di un pachiderma. E poi non vanno dimenticati Willy Bretella, guardiano dello zoo del paese nonché esperto nutrizionista, Raschia, il furetto pulisci-piatti, e Tegame, il gatto di Matteo. Disastri a parte, dall’antipasto a base di Fruit Cheese, piroettando tra primi piatti gustosi e secondi piatti insoliti, fino al dolce e al digestivo, l’originale brigata s’impegna per preparare un menù coi fiocchi.
Il libro, dalla struttura ben congegnata e dallo stile frizzante e coinvolgente di Emanuela Da Ros, è illustrato da Gloria Francella ed è corredato, ad ogni fine capitolo, di ricette sfiziose (frutto della consulenza gastronomica dello chef Armando Zanotto), pretesto per impartire ai ragazzi alcune basi dell’arte culinaria e alcuni principi per un’alimentazione corretta e sana. In effetti Matteo, gran consumatore di snack, patatine fritte e dolciumi, ha senza dubbio qualche chilo di troppo: gli slip da mare di taglia extralarge a righe bianche e blu non lo fanno sembrare certo un figurino. Chissà se tutte quelle corse tra il traffico a bordo della sua mountain bike color giallo-maionese e i consigli di Willy Bretella lo aiuteranno a perdere qualche etto e a conquistare il cuore della bella Agata...
E zio Saverio, al suo ritorno dall’ospedale, saprà apprezzare il lavoro svolto dal nipote durante la sua assenza? Non resta che leggere il libro.
Cinzia Agrizzi