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29 marzo 2024

Treviso

Bagno ai Buranelli, i 5 ragazzi rischiano una multa fino a 30mila euro

La polizia locale ha individuato il gruppetto che la notte del 1 settembre ha deciso di concludere la serata con un tuffo nel canale dei Buranelli

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Bagno ai Buranelli, i 5 ragazzi rischiano una multa fino a 30mila euro

TREVISO - I “tuffatori” dei Buranelli non sono sfuggiti alle telecamere di sorveglianza. Grazie al lavoro degli uomini della polizia locale di Treviso che hanno sbobinato una serie infinita di fotogrammi, il gruppetto di 5 ragazzi è stato individuato.

Erano le 2,30 di notte di sabato 1 settembre quando ai giovani, molto probabilmente in preda ai fumi dell’alcol, è saltato in mente di spogliarsi e concludere la serata con un bagno refrigerante nel canale dei Buranelli, una delle zone più belle della città.

A ricostruire i movimenti dei cinque giovani, di età compresa fra i 20 e i 30 anni, hanno contribuito non solo le telecamere installate nei sottoportici del centro storico, che hanno ripreso i volti in maniera nitida, ma anche i sistemi di lettura targhe e le testimonianze di residenti e gestori dei locali della zona, che ne hanno udito pure i nomi, permettendo così agli agenti di ricostruire i movimenti della nottata. A quanto pare, la scelta di spogliarsi completamente nudi per il tuffo improvvisato, potrebbe costare ai protagonisti della ragazzata una sanzione amministrativa dai 5 ai 30 mila euro per il reato di atti osceni, previsto dall’articolo 527 del codice penale.

Invito i ragazzi a presentarsi al comando di polizia locale di Treviso di via Castello d’Amore” - afferma il comandante Maurizio Tondato. “Ogni dimostrazione di pentimento e di assunzione delle proprie responsabilità sarà favorevolmente considerato al momento della contestazione della violazione. Li aspettiamo: in caso contrario saremo costretti ad agire diversamente”.

“Il gesto di questi ragazzi, come avevamo annunciato nelle scorse settimane, non è sfuggito alle telecamere - il commento del primo cittadino Mario Conte - Verranno puniti in maniera esemplare ma contiamo sul fatto che, prima di essere convocati, si presentino spontaneamente al comando o da me a Ca’ Sugana, per ammettere la bravata e scusarsi con la cittadinanza. Un atteggiamento collaborativo potrebbe essere il primo passo verso un percorso alternativo volto ad acquisire maggiore consapevolezza e senso civico”.

 


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