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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

BALLOTTAGGIO: SI STUDIANO LE ALLEANZE

Da Re: "gli italiani hanno scelto l'alleanza tra Lega Nord e Pdl"

| Milvana Citter |

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BALLOTTAGGIO: SI STUDIANO LE ALLEANZE

Treviso - Un omogeneo sfondo verde padano per le elezioni amministrative 2009 in provincia di Treviso. Dopo i risultati delle Europee dove con oltre il 34% delle preferenze si è aggiudicato il titolo di primo partito nella Marca, la Lega Nord sbanca anche il botteghino delle amministrative con risultati che profumano di plebiscito.

Vera e propria debacle invece per il centro sinistra che dei 20 comuni sui quali aveva il proprio sigillo è rimasto con 12, strappandone 4 all’impero del Carroccio.

Un successo probabilmente destinato ad aumentare il prossimo 21 giugno quando gli elettori saranno chiamati ad esprimere ancora il proprio voto ai ballottaggi a Vittorio Veneto e Mogliano dove però è ancora la Lega Nord a prenotare la festa.

A Vittorio Veneto il duello sarà tra il segretario provinciale Gianantonio Da Re che guida la corsa con il 39,3% e Giuseppe Costa il candidato del Pd che si è fermato al 21,4% dopo un testa a testa con Giorgio De Bastiani sostenuto da Pdl ed Udc.

A Mogliano, fino ad oggi fortino del centrosinistra, l’alleanza tattica dell’ex sindaco Giovanni Azzolini con il Carroccio ha fruttato il 37,3% delle preferenze contro il 18,22 di Roberto Zago candidato del Pd.

Nessun ballottaggio invece per Paese che ha scelto al primo turno il suo nuovo sindaco in Francesco Pietrobon, candidato del Popolo delle Libertà, Lega Nord ed Udc con 5932 preferenze. Pietrobon ha battuto il sindaco uscente Valerio Mardegan, candidato del centro sinistra che si è fermato a 5299 voti.

Appena chiuse le urne, dopo le bottiglie stappate e le congratulazioni di rito, i ballottanti hanno già iniziato a tessere la trama delle nuove alleanze per ottenere la vittoria finale.

Da una parte c’è la Lega che annuncia di voler andare al di là dei diktat di partito: “In questi casi – spiega Gianantonio Da Re -, le segreterie regionali e le direzioni di partito danno precise indicazioni, ma Vittorio Veneto è sempre stato un laboratorio politico ed io intendo guardare in faccia i vittoriesi e capire da loro cosa dovremo fare. E’ indubbio comunque che gli italiani hanno scelto l’alleanza tra Lega Nord e Pdl e questo dovrebbe contare anche a Vittorio Veneto”.

Il Pd dal canto suo non ha scelta, per far crescere il proprio bacino di voti, non può limitarsi a ricompattare la sinistra vittoriese ma deve cercare alleanze più ampie: “Pensare – commenta Giuseppe Costa -, di andare avanti solo con i voti del centrosinistra sarebbe un autogol. Credo invece che adesso il ragionamento da fare sia sugli obiettivi che non sono cambiati per un punto in meno che da accesso al ballottaggio. E se il Pd e il Pdl avevano prima del voto lo stesso obiettivo di offrire un’alternativa al governo leghista, dovrebbero averlo anche ora”.

Giorgio De Bastiani, quindi, e i suoi voti targati Pdl ed Udc, con il 20,50% di preferenze conquistate al primo turno, potrebbe essere l’ago della bilancia per il risultato elettorale del 21 giugno: “Ce ne rendiamo conto – chiosa De Bastiani -, e nelle prossime ore decideremo cosa fare, valutando gli obiettivi programmatici al di là delle direttive di partito”.

Stesso discorso vale per la città di Mogliano, commissariata dall’aprile 2008 proprio a causa dei contrasti interni alla giunta di centro sinistra: Roberto Zago dovrà lavorare per ricucire gli strappi e ricomporre la sinistra frammentata ma anche cercare di intercettare i voti dei centristi e delle tante civiche presentatesi alle urne.
Zago e il PD guardano ovviamente a Rita Fazzello e alla sua dote di 17,29% di voti: quasi gli stessi collezionati da Zago. Fazzello, ex membro dell’amministrazione Azzolini, aderisce ai valori del Partito Democratico, ma ha deciso di non prendere la tessera per il comportamento dell’ex Margherita, colpevole di aver fatto cadere  proprio quella giunta.  La questione di fondo è: la Lega è il comune nemico da battere o no?

I leghisti di Azzolini stanno invece a vedere come si schiereranno gli alleati a livello nazionale: il PDL rappresentante a Mogliano da Lucia Tronchin (che al primo turno ha raggiunto il 14,89%). Ma anche qui, più che le segreterie dei partiti e le indicazioni di voto dei loro rappresentanti locali, conteranno le scelte degli elettori.

Anche i centristi di Carponi Schittar potrebbero avere il loro peso decisivo: la lista è rimasta fuori dal consiglio comunale ma il giovane ex carabiniere è stato il quinto candidato sindaco più votato.


Milvana Citter

 

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Milvana Citter

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