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23 aprile 2024

Vittorio Veneto

Banca Prelpi, incontri in vista della fusione con banca Atestina

Due assemblee con i soci per illustrare il progetto

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Banca Prelpi, incontri in vista della fusione con banca Atestina

TARZO - Banca Prealpi invita i Soci a due incontri informativi in vista dell'assemblea Straordinaria convocata per il 18 ottobre prossimo con all'ordine del giorno il progetto di Fusione per incorporazione della Banca Atestina (con sede a Este in provincia di Padova), nella Banca Prealpi. I due appuntamenti sono previsti per venerdì 2 ottobre e per martedì 6 ottobre all'Auditorium di Tarzo, in via La Corona 45, alle ore 20,30. Saranno presenti il Consiglio di Amministrazione, guidato dal Presidente Carlo Antiga (in foto), e il Direttore Generale Girolamo Da Dalto.

 

“Nell'ottica della massima trasparenza – sottolinea Carlo Antiga – abbiamo organizzato questi due incontri durante i quali illustrare ai Soci il progetto, che sarà l'oggetto della Assemblea Straordinaria. Ed anche per poter rispondere alle domande che i Soci stessi vorranno farci su questo tema.”

Il Progetto di fusione nasce dalla consapevolezza che oggi il mercato impone a tutte le banche cambiamenti importanti ed un deciso rafforzamento organizzativo e commerciale, alla ricerca di un sempre più elevato livello di servizio ai Soci ed ai Clienti, dell'efficienza operativa ed economica, del migliore presidio dei rischi. Non solo per far fronte alle difficoltà congiunturali, dovute al prolungarsi della crisi finanziaria ed economica, ma anche per reagire ad un cambiamento sostanziale, che sta mutando la struttura stessa del settore bancario, dai requisiti minimi (di capitale, di liquidità) sempre più elevati alle numerose normative di settore, dallo sviluppo della tecnologia, che richiede investimenti elevati, al tessuto imprenditoriale che si sta evolvendo verso imprese, anche di dimensione contenuta, in grado di competere sui mercati internazionali.

 

“Riteniamo che siano vincenti – prosegue Carlo Antiga - aggregazioni di banche che non insistono sullo stesso territorio e che quindi non corrono il rischio di sovrapposizioni di sportelli né di scontare le problematiche economiche di una stessa zona di operatività. La contiguità territoriale, insomma, non sempre è un valore. La fusione – conclude - consentirà alla nuova realtà di diventare una banca protagonista del proprio sviluppo e dei territori in cui è insediata.”

 


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