CASTELFRANCO/MONTEBELLUNA - Si insedierà giovedì 15 febbraio a palazzo Ferro Fini (in foto), sede del Consiglio regionale del Veneto, la Commissione speciale d'inchiesta sui crack fatti riguardanti il sistema bancario in Veneto.

Le finalità della Commissione di inchiesta saranno quelle di individuare i punti critici del sistema bancario e del risparmio. Dovrà anche individuare i percorsi istituzionali affinché la Regione Veneto possa sostenere il sistema bancario in crisi.

Per quanto riguarda in particolare la Banca Popolare di Vicenza, oggi dovrebbe esserci la decisione sui responsabili civili. Si torna infatti in aula per il processo, dove è attesa la decisione del giudice in riferimento alla chiamata in causa come responsabile civile di Bankitalia e Banca Intesa San Paolo. A Roma, nel procedimento fotocopia per Veneto Banca, la chiamata in causa è già stata decisa.

Numerosi legali dei risparmiatori hanno chiesto l'esclusione come parte civile di Bankitalia: "Lasciare Banca d'Italia fra le vittime del reato è come dire che la guardia, incaricata di vigilare sul detenuto che scappa dalla porta, merita di essere risarcita", è scritto in un'istanza. In questo senso è stata anche chiesta l'acquisizione acquisire i verbali delle audizioni svolte dalla Commissione parlamentare di inchiesta nel corso delle quali lo stesso Governatore ammetteva che i controlli possono essere migliorati. Su queste istanze il giudice Roberto Venditti risponderà domani ma il clima si sta surriscaldando e non è escluso che alla fine induca i difensori a chiedere lo spostamento del procedimento ad altro Tribunale.