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17 aprile 2024

Montebelluna

Banche venete: Viola e Carrus in Bce. Corsa contro tempo per aiuti Stato

Chiusa con un'adesione del 70% l'offerta di transazione ai soci azzerati

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Banche venete: Viola e Carrus in Bce. Corsa contro tempo per aiuti Stato

MONTEBELLUNA - La corsa contro il tempo per salvare le banche venete fa tappa a Francoforte. Chiusa l’altro ieri con un'adesione del 70% l'offerta di transazione ai soci azzerati, oggi gli a.d della Popolare di Vicenza, Fabrizio Viola, e di Veneto Banca, Cristiano Carrus, sono stati convocati dalla vigilanza della Bce, che sta esaminando la richiesta di aiuti di Stato e il piano industriale dei due istituti, che contempla come passaggio "fondamentale" una fusione tra le banche venete.

All'incontro seguirà venerdì un doppio Cda che servirà per fare il punto della situazione, a valle del confronto con la Bce, ma anche per illustrare alla Dg Comp della Commissione Ue le modalità di rimborso delle nuova tranche di bond garantiti dallo Stato che le banche vogliono emettere (Vicenza ha fatto richiesta per 2,2 miliardi ma anche Veneto Banca dovrebbe aver bussato alla porta del Tesoro per finanziarsi). I bond servono a tamponare la falla nella liquidità su cui incide la prolungata situazione di incertezza in cui versano i due istituti, da tempo in bilico tra salvataggio statale e bail in.

 

Nel comunicare i risultati del 2016, chiusi con un rosso di 1,9 miliardi, la Popolare di Vicenza ha sottolineato come il calo della raccolta nel 2016 (-14%), sotto il peso degli "impatti reputazionali" scaricatisi sulla banca, è ripreso a marzo per i "timori di bail-in connessi alle incertezze sul processo di ricapitalizzazione", considerato "un presupposto" per garantire la continuità aziendale. Il piano di fusione e la richiesta di aiuti di Stato (servono 4,7 miliardi di nuovo capitale) sono infatti al vaglio della Bce e della Commissione Europea che devono stabilire se le banche hanno i requisiti per accedere agli aiuti pubblici. Ma la lentezza delle decisioni, peraltro caratterizzate da un alto tasso di incertezza, sta innescando una spirale perversa.

 

"Il procedimento relativo a Mps è già in uno stato avanzato mentre quello relativo alle banche venete è alle sue battute iniziali" ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, rispondendo per conto del Mef alla Camera. Il Tesoro ha ricordato che "l'effettiva concessione" della ricapitalizzazione precauzionale "è oggetto di un complesso procedimento" che coinvolge Bce e Commissione europea, che devono verificare, tra l'altro, che le banche siano "solventi" (valutazione di competenza della Bce) e che i soldi pubblici non vengano utilizzati per coprire "perdite realizzate o probabili" (accertamento rimesso "a un'interazione" tra Bruxelles e Francoforte).

"Stiamo dentro le regole e lavoriamo quotidianamente con le istituzioni europee" perché l'intervento pubblico "sia completamente compatibile con le regole" ha assicurato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. 

 



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