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29 marzo 2024

Treviso

Bando periferie, 14milioni a rischio per un ricorso al Tar

La città rischia di perdere il finanziamento del governo

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TREVISO- Il bando Periferie indetto dal governo che dovrebbe portare a Treviso 14milioni di euro rischia di saltare per una grana burocratica. Lo scorso 18 dicembre il sindaco Giovanni Manildo, si è recato a Roma per firmare la convenzione tra il Comune di Treviso e la presidenza del consiglio per ottenere il finanziamento da 14 milioni di euro destinato a progetti per le periferie.

I giochi sembravano chiusi bastava solo mandare a Roma la lista degli interventi entro 60 giorni dalla firma del sindaco. Ma ora un imprevisto contenzioso amministrativo tra due ditte concorrenti che hanno partecipato alla gara di assegnazione dei lavori di riqualificazione di Santa Maria del Rovere rischia di far saltare il contributo. La ditta arrivata seconda nella gara ha fatto ricorso al Tar Veneto contro la vincitrice per un problema tra competenze sul progetto della piantumazione degli alberi nel quartiere.

Una grossa grana per l’amministrazione Manildo che entro febbraio deve presentare a Roma il piano completo degli interventi per ottenere l’intero finanziamento.

“In questi casi il proverbio "vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso" calza a pennello”- commenta Davide Acampora consigliere di Fratelli d’Italia. “Certo, dispiace perdere dei finanziamenti destinati ai quartieri da sempre dimenticati da questa amministrazione, ma quanto accaduto dimostra palesemente come i proclami, gli slogan e le promesse di Manildo siano solo fumo negli occhi per i trevigiani dato che non è nemmeno in grado di mantenerle”. Anche il candidato sindaco della Lega Mario Conte si dice preoccupato del fatto che la stessa ansia di raccogliere consenso porti a compiere errori anche nella gestione dei 25 milioni provenienti dalle quote Save. “Perdere questi fondi sarebbe un brutto colpo per la città, ma la grana si è creata dalla poca attenzione nell’istruire le gare, non tenendo conto di possibili problemi”.

 


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