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29 marzo 2024

Montebelluna

Bando regionale dell’area urbana “Asolano-Castellana-Montebellunese”

Strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile, risponde agli indirizzi regionali definiti già nel 2013

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MONTEBELLUNA/CASTELFRANCO - E’ in programma per sabato 29 ottobre alle ore 10.30 al  Teatro Accademico di Castelfranco Veneto l’incontro in cui sarà presentata la candidatura al bando regionale dell’area urbana “Asolano-Castellana-Montebellunese”.

La nuova programmazione comunitaria 2014-2020 incentiva, infatti, i territori più competitivi ed innovativi a proporsi con una strategia comune, contenente azioni integrate e progetti concreti diretti a far fronte alle attuali complesse sfide economiche, sociali, ambientali e demografiche che si pongono nelle aree urbane. I Comuni di Montebelluna, Castelfranco Veneto, Asolo, Altivole, Caerano di San Marco, Istrana, Maser, Riese Pio X, Trevignano e Vedelago, che costituiscono un territorio omogeneo, che condivide servizi essenziali, flussi di mobilità e medesime filiere produttive, di oltre 140.000 abitanti, nello scorso mese di aprile hanno presentato una manifestazione di interesse per essere riconosciuti come sesta Area Urbana del Veneto in aggiunta ai Poli urbani di Verona, Vicenza, Padova, Treviso e Venezia.

Con Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 1258 del 26/07/2016 l’Area è stata selezionata  (in competizione con le aree del  Camposampierese e dell’Alto Vicentino) e può presentare entro il prossimo 11 novembre una Strategia di Sviluppo Urbano che in caso di approvazione da parte  della Regione riceverà una assegnazione iniziale di circa 10,3 milioni di fondi comunitari del POR-FESR che potranno attivare investimenti per circa 15 milioni nel periodo 2017-2021 per progetti innovativi sui temi di agenda digitale, mobilità sostenibile e intelligente, e disagio abitativo per nuclei famigliari in condizioni di disagio economico-sociale e per la marginalità estrema.

 

L' incontro pubblico è proprio dedicato alla preparazione di questa Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile dell’Area “Asolano-Castellana-Montebellunese” e alla candidatura della stessa ad Area Urbana. All’incontro interverranno il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon, il sindaco di Montebelluna (comune capofila), Marzio Favero, il dottor Michele Genovese che presenterà la Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile dell’area. Seguirà una tavola rotonda moderata dal Sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, con i rappresentanti della Provincia di Treviso, A.E.E.P, dell’ULSS 8 e degli altri soggetti partecipanti.

 

“Il bando  - spiega Marzio Favero, sindaco di Montebelluna, Comune coordinatore del progetto - ha offerto l’occasione per portare a compimento un processo di autoriconoscimento dell’Asolano, Castellano e Montebellunese quale quartiere dell’area metropolitana veneta. E’ tempo di rielaborar il tutto della scomparsa del Veneto policentrismo e accettare il fatto che vi sono delle reti urbane che ridisegnano gli ambiti ottimali del governo del territorio e l’alleanza per partecipare a questo bando sancisce un autoriconoscimento importante perché non c’è dubbio alcuno che Montebelluna, Castelfranco ed Asolo costituiscono un triangolo di interconnessioni sociali, culturali ed economiche ben riconoscibile su scala regionale. Abbiamo un sistema di trasporto pubblico in comune, condividiamo i poli scolastici, abbiamo un unico ospedale articolato su due sedi, e anche la logistica ferroviaria è complementare.

Ma pure i nostri distretti economici tendono a sovrapporsi.  Guarda caso la Regione nel 2013, nella delibera per la riorganizzazione degli enti locali, prevedeva una riorganizzazione delle Intese programmatiche d’area secondo i confini geografici delle vecchie Ulss, com’è nel nostro caso. Come già detto, non si tratta di eliminare i campanili ma di fare in modo che suonino all’unisono. Il bando pone la sfida su tre linea di lavoro: l’agenda digitale, il trasporto sostenibile e l’inclusione sociale. Ottimo, ma è nostra intenzione andare oltre i termini del bando medesimo perché ci devono unire le sfide per la valorizzazione delle attività economiche, la promozione culturale e turistica, la reinvenzione del paesaggio costruito. Indipendentemente da come andrà, da quale sarà l’esito del bando, un primo risultato l’abbiamo ottenuto, aver portato alla coscienza di tutti i soggetti coinvolti il fatto che abbiamo un destino comune”.

 


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