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20 aprile 2024

Castelfranco

BASTA SIGARETTE: AL “ROSSELLI” DIVIETO ANCHE IN CORTILE

A dirlo il nuovo regolamento d’istituto in vigore da febbraio

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Castelfranco – Con il fumo il “Rosselli” ha chiuso. Non si fuma più nemmeno in cortile. A deciderlo è stato il consiglio d’istituto. Ha creato una norma che vieta di fumare in tutte le pertinenze della scuola.

Quindi si arriva la mattina alle 8 e fino all’ora di andare a casa zero sigarette. Una soluzione cui si è arrivati passando per la concertazione con gli studenti, dopo che i genitori avevano chiesto alla dirigenza della scuola se si poteva fare qualcosa per diminuire il numero di sigarette dei propri figli.

Prendendo ispirazione dalla normativa nazionale di riferimento, si è rafforzato il concetto di divieto di fumare nei luoghi pubblici, estendendolo anche al cortile, di fatto vietando il fumo all’aria aperta, cosa che in Italia, almeno per il momento, è consentita ovunque.

La norma messa a punto dall’istituto castellano prevede sanzioni per i trasgressori che arrivano anche a 275 euro; cifra che raddoppia nel caso in cui ci si accenda una sigaretta in presenza di donne in gravidanza o bambini al di sotto dei 12 anni.

Al divieto assoluto di fumare si è arrivati gradualmente. Negli ultimi mesi gli studenti erano stati invitati a fumare al di là di una striscia a terra a qualche metro dalle pareti dell’edificio, poi sotto un pino che sta in cortile. Quindi prima di arrivare al blocco totale del fumo – partito a febbraio – si è proceduto con la suddivisione in aree del cortile, concedendo qualche spazio ai fumatori.

«Abbiamo fatto un regolamento d’istituto che si ispira alle leggi di riferimento – prosegue il vicepreside –, cui abbiamo aggiunto l’elemento determinante di vietare il fumo in tutte le pertinenze della scuola, quindi anche in cortile. Di fatto non esiste una legge che vieta il fumo all’aria aperta, per cui è stato l’istituto a crearla». Di recente si sono svolti degli incontri finalizzati proprio all’astensione totale dal fumo, quantomeno a scuola.

«Non viene vista come un’imposizione – dice ancora Piotto –. I ragazzi sono stati portati per passi graduali al totale divieto di fumare. L’anno scorso si era iniziato facendoli fumare oltre una linea che sta a sei metri dalle pareti dell’edificio, poi i fumatori sono stati invitati a fumare sotto un pino che c’è in cortile, infine si è arrivati a vietare il fumo ovunque. Si è dato un aiuto alle famiglie e si è risposto ad una sentita richiesta».

 


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