Il Battistero di Treviso torna alla luce
Terminati i lavori, la Diocesi di Treviso restituisce ai fedeli e alla città la chiesa di San Giovanni Battista
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TREVISO - La Diocesi di Treviso restituisce ai fedeli e alla città la chiesa di San Giovanni Battista, Battistero della città di Treviso. Il progetto, sviluppato da un gruppo interdisciplinare è consistito principalmente in una serie di interventi impiantistici ai quali è stato attribuito valore architettonico.
“I lavori di “Retrofit impiantistico e opere complementari” rappresentano un intervento propedeutico al recupero di un monumento straordinario della Treviso medievale” – spiega una nota del un gruppo interdisciplinare che ha seguito il progetto composto da ingegnere Luis Fustinoni capogruppo e progetto sicurezza, architetto Diego De Nardi progetto architettonico, Bandiera Impianti – Massimiliano Bandiera progetto impianti elettrici e meccanici e ingegner Ivan Mazzero rilievi e strutture-, premesso da una serie di indagini archeologiche approfondite, sotto la direzione della Soprintendenza archeologia del Veneto che ha coordinato inoltre l’attività di ricerca sulle tombe esistenti poste all’interno.
Il primo e fondamentale intervento ha riguardato la realizzazione di un impianto di riscaldamento (la chiesa non era riscaldata), di tipo radiante a pavimento: un impianto a basso consumo e basse emissioni con un sistema di produzione dell’acqua calda a bassa temperatura alimentato a gas, nell’impossibilità di ricorrere a fonti rinnovabili per l’autoproduzione dell’energia, visto il delicato contesto ambientale.
L’impianto è completamente celato sotto la nuova pavimentazione in “pastellone alla veneziana” cocciopesto, delimitata da un profilo metallico perimetrale in acciaio naturale cor-ten, che configura architettonicamente il giunto tecnico con il muro storico, integrando al di sotto, i cablaggi elettrici e dati per i differenti usi compatibili, oltre a quello liturgico, richiesti dalla Committenza.
Per attenuare il gradiente termico esterno-interno in regime invernale, è stata realizzata una nuova bussola: un semplice volume in acciaio naturale cor-ten e vetro opalino (sabbiato) e trasparente, elemento funzionale tradotto architettonicamente in un dispositivo ottico disposto per indirizzare lo sguardo, senza soluzione di continuità, dal fonte battesimale al soffitto ligneo.
Il secondo fondamentale intervento è consistito in un nuovo impianto di illuminazione: un impianto che utilizza sorgenti led, in sostituzione dell’obsoleto impianto a sorgenti alogene, regolabili attraverso un sistema domotico di semplice utilizzazione per determinare differenti scenari luminosi, funzionali ai differenti usi. La luce sottolinea e valorizza così la mistica spazialità dell’aula, e le singolari opere d’arte in attesa di restauro.
Il Battistero dialoga con la città. Un nuovo serramento vetrato posto sul lato verso il Calmaggiore determina una nuova relazione visiva tra l’edificio e la città, filtrata da un carabottino in acciaio cor-ten e l’epifania del fonte battesimale sottolineata di notte da una poetica luce d’accento zenitale.
Lo straordinario portone trecentesco posto sul fronte è stato restaurato sotto la direzione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio. La benedizione e l’inaugurazione da parte del vescovo Gianfranco Agostino Gardin sabato 24 giugno alle ore 17.