ROMA - Vinciamo ovunque. Pier Luigi Bersani carica i democratici. Il candidato premier del centrosinistra, alla vigilia dell'avvio ufficiale della campagna elettorale, torna con ancora maggiore determinazione sull'invito a non disperdere il voto: "Noi non abbiamo paura di nessuno, il Pd è quello che regge la sfida della destra. Questo è vero in Lombardia, in Molise e altrove. E' questo il concetto fondamentale".

Bersani risponde così a Pier Ferdinando Casini, che ieri aveva criticato l'appello al voto utile, per il leader Udc spia di una paura delle urne. E il leader democratico allarga il discorso: "Io non ho mai parlato di voto utile, i voti sono tutti voti. Solo noi possiamo battere la destra e sono sicuro che la batteremo in tutto il Paese". Del resto la questione del rapporto con Rivoluzione civile di Antonio Ingroia (dalla quale era partito l'appello di Bersani) era stata già abbondantemente chiusa stamattina dal vice segretario del Pd Enrico Letta con una intervista ad 'Avvenire': "Gli avversari sono i populismi di Berlusconi, Grillo e Ingroia; non c'è nessuna richiesta o negoziato: chi non fa vincere il Pd fa vincere Berlusconi. Noi non chiediamo niente a nessuno: ognuno si assuma le sue responsabilità".

Bersani, quindi, si prepara a tagliare ufficialmente il nastro della campagna. Lo farà domani pomeriggio al teatro Ambra Jovinelli, a Roma, con i giovani che voteranno per la prima volta. L'iniziativa sarà aperta da tre giovani democratici: Enzo Lattuca (25 anni), candidato alla Camera in Emilia Romagna; Anna Ascani (26 anni), candidata alla Camera in Umbria; Valentina Paris (30 anni), candidata alla Camera in Campania 2. Il leader Pd ufficializza un appuntamento molto importante, in Lombardia, regione considerata chiave per la vittoria al Senato: sabato prossimo sarà a Milano, con Umberto Ambrosoli, a inaugurare un 'Bersani point' al circolo Pd Romana Calvairate.

Poi incontrerà la stampa alla Cascina Cuccagna con Ambrosoli e i candidati capilista alla Camera e Senato Carlo Dell'Aringa, Cinzia Fontana e Massimo Mucchetti. Nel pomeriggio, andrà a Brescia. Questo l'avvio della campagna, che potrà contare tra le altre cose anche sull'apporto di Matteo Renzi: "Do una mano in campagna elettorale perché sono leale, ho detto a Bersani che sono a disposizione per dare una mano. I ricattini appartengono ai mediocri", ha confermato oggi il sindaco di Firenze.

Il rottamatore, che tornerà a farsi vivo con una intervista alle nuova serie delle 'Invasioni barbariche', è alle prese con i sussulti della sua maggioranza in Consiglio in vista di un rimpasto di giunta post elettorale. Intanto ha accennato agli ex renziani 'in fuga' verso altri lidi e ha spiegato: "Un partito non è un tram sul quale si sale o si scende a seconda dell'utilità. Spero che il Pd sia capace di andare a recuperare il consenso di chi ha qualche dubbio in più. Quelli che vanno via e si candidano altrove sono 5-6, il punto è recuperare il voto". Il sindaco di Firenze, stando a quello che dicono i suoi 'ufficiali di collegamento' a Roma, dovrebbe fare qualche cosa nelle regioni più in bilico e presto confermare quell'appuntamento a Firenze in 'tandem' con Bersani di cui si parla da un po'. Intanto, sempre per restare al tema campagna elettorale, tra un incontro e l'altro al Nazareno sulle liste (c'è maretta in Sardegna mentre è stato formalmente siglato il 'patto di consultazione' con il Psi di Nencini), Bersani ha scelto la colonna sonora della campagna elettorale.

"Il nuovo disco di Gianna Nannini è bellissimo, ho scelto la sua canzone 'Inno' e da domani accompagnerà il Pd", ha annunciato il leader del Pd su Twitter. Immediato il commento della stessa Nannini: "Complimenti per la scelta! Finalmente qualcuno che si intende di musica! 'Inno' è il pezzo più bello che ho scritto negli ultimi 20 anni!".

(Adnkronos)